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Scuola, il coronavirus non ferma le prove Invalsi: al via i test nelle quinte superiori

Cronaca

Cominciano i test, in programma fino al 31 marzo, obbligatori per essere ammessi alla Maturità. "Il fatto che si facciano al Pc ci aiuta”, dice il responsabile Ricci. Per le scuole chiuse, pronto un nuovo calendario. I risultati non saranno nel curriculum dello studente

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L’emergenza coronavirus non ferma le prove Invalsi (GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI SUL VIRUS). Come da calendario, partono oggi, 2 marzo, i test che andranno avanti fino al prossimo 31 marzo (LO SPECIALE SCUOLA DI SKY TG24). Per le classi che non sono a scuola nel giorno previsto dal calendario a causa dell’emergenza coronavirus, l’Invalsi provvederà a riprogrammare i test appena possibile (SCUOLE CHIUSE IN TRE REGIONI FINO ALL'8 MARZO). Si parte quindi con i quiz al computer di italiano, matematica e inglese (sia lettura che ascolto) in quinta superiore, che le scuole possono calendarizzare fino al prossimo 31 marzo. Sono 463mila gli studenti interessati e per la prima volta partecipare alle prove standardizzate è obbligatorio per ad accedere alla maturità. Ma il loro risultato non fa media e quelle dell’ultimo anno di superiori non verranno inserite nel curriculum dello studente (LO SPECIALE CORONAVIRUS).

“Aiuta il fatto che siano al pc”

"Il fatto che le prove si facciano al pc aiuta”, ha detto pochi giorni fa il Responsabile Area Prove Invalsi, Roberto Ricci, in un video live sul portale skuola.net. “Dove le scuole saranno aperte inizieremo il 2, laddove saranno chiuse recupereremo dopo il tempo che è stato perduto. I presidi hanno già ricevuto un primo avviso. Non c'è ragione di preoccuparsi, anche se partiremo dopo i tempi non saranno più stretti, non vogliamo mettere fretta agli studenti”. Ricci ha spiegato che si è deciso di introdurre l'Invalsi anche in V superiore perché l'ultimo anno delle scuole superiori "rappresenta il termine della scuola secondaria, è un passaggio fondamentale. Avere un risultato, che oltre a quello della scuola, imprescindibile, dia un dato di confronto di riferimento nazionale, ci dà maggiore chiarezza. Le competenze di italiano e matematica sono pietre angolari per formare cittadini autonomi, per ragionare con la propria testa". "L'utilità dell'Invalsi è forte: ci danno informazioni importanti sul livello raggiunto dagli studenti. I risultati rivelano che ci sono dei punti di forza, ma anche motivi di preoccupazione. A chi guarda la scuola per migliorarla, fa vedere come intervenire in modo mirato", ha concluso (CORONAVIRUS: ONLINE SITO PER SCUOLE).

Prove non incidono su voto

Il Responsabile Area Prove Invalsi, Roberto Ricci, ha anche spiegato che "requisito per fare l'esame di maturità è anche lo svolgimento delle prove Invalsi. Il risultato delle prove però non incide sul voto di maturità: gli studenti avranno il loro risultato che potranno scaricare dal sito dell'Invalsi; stiamo studiando soluzioni tecnologiche nuove in modo che gli studenti possano avere i propri risultati e farne quello che vorranno senza patemi d'animo". "La prova di italiano ha una durata standard di 2 ore. Consiste nella lettura di 6-7 brani: bisogna rispondere alle domande in cui lo studente deve dimostrare di aver capito cosa contiene il testo. Per la matematica, le domande sono differenziate a seconda degli indirizzi con 3 categorie sostanziali", ha aggiunto Ricci (CORONAVIRUS: LA MAPPA DEGLI STUDENTI DEL LICEO CARDUCCI).

Prove scaglionate

Nell’ambito della finestra scelta dall’Invalsi (2-31 marzo appunto) per le classi quinte delle secondarie di secondo grado è la singola scuola che scagliona le prove. Con la possibilità per le aree ancora interessate dai focolai del coronavirus di utilizzare, qualora servisse, la finestra suppletiva 11-15 maggio.  Poi dall’1 al 30 aprile toccherà alle terze medie, mentre dal 5 al 23 maggio alle seconde superiori. Anche in questi casi le prove si fanno al pc. Solo in seconda e quinta elementare invece i test - in agenda il 6, il 7 e il 12 maggio - restano cartacei.