Il femminicidio è avvenuto in un locale di Sorso, alle porte del capoluogo sardo: nonostante il divieto di avvicinamento che gli impediva di recarsi nel paese in cui viveva la donna, già aggredita in passato, l'uomo l'ha avvicinata sotto casa e ha iniziato a litigare
Avrebbe ucciso la sua ex compagna, una donna di 41 anni di nazionalità ceca, dopo aver violato la misura restrittiva, un divieto di avvicinamento, che gli impediva di andare a Sorso, il paese in cui viveva la donna, nei confronti della quale aveva già usato violenza. L'uomo è stato fermato dai carabinieri.
Il litigio
Al termine di un litigio all'interno di un bar, al quale hanno assistito anche le due figlie, l'uomo l'ha accoltellata e, prima che i carabinieri intervenissero su segnalazione di alcuni testimoni, è scappato in compagnia della donna ferita e dei piccoli. Dopo oltre mezz'ora una seconda chiamata al 118 ha segnalato la loro presenza a Ossi.
La ricostruzione dei carabinieri
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del nucleo operativo del comando provinciale di Sassari, l'uomo si sarebbe presentato a casa di un amico, avrebbe suonato il campanello e non ricevendo risposta avrebbe sfondato il portone di ingresso. Dopo essere salito per la prima rampa di scale ha abbandonato la donna, in gravissime condizioni nel salone dell'appartamento in cui in quel momento si trovava solo il padre 81enne del suo amico, che non si sarebbe accorto di nulla.
Fermato il presunto assassino
Da quel momento in poi la ricostruzione dei fatti si fa abbastanza imprecisa. L'unica cosa certa è che l'intervento dei sanitari e il tentativo di rianimazione effettuato all'interno di un'ambulanza si è rivelato inutile.
Durante quei concitati frangenti un giovane si è avvicinato agli investigatori per riferire della presenza del presunto assassino in un bar di Usini, altro centro dell'hinterland sassarese, dove i carabinieri hanno fermato il presunto assassino.