Rifiuti, indagati vicepresidente Campania e assessore Napoli

Cronaca

Si ipotizza il reato di omissione di atti d'ufficio per presunte inadempienze nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti, da parte degli enti locali 

Omissione di atti d'ufficio per inadempienze nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti, da parte degli enti locali. E' il reato ipotizzato dalla procura di Napoli nei confronti di 23 indagati tra i quali il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, che è anche assessore all'Ambiente, e Raffaele De Giudice, assessore all'Ambiente del Comune di Napoli. A loro sono stati notificati avvisi di garanzia. Le presunte inadempienze hanno causato sanzioni per 190 milioni di euro nei confronti dell'Italia da parte dell'Ue.

Uffici perquisiti

Per ordine dei pm Francesca De Renzis e Giorgio Vanacore, sono stati perquisiti gli uffici della Sapna, la società provinciale per l'ambiente, e dell'Asia, l'azienda speciale di smaltimento del comune di Napoli. Le indagini sono condotte dalla Guardia di Finanza insieme ai carabinieri del Noe e riguardano la raccolta differenziata a Napoli, lo smaltimento delle ecoballe, la mancata realizzazione di impianti di compostaggio e il nodo dei siti di stoccaggio al servizio degli impianti di tritovagliatura.

Salvini: "Fallimento De Luca"

"Questa inchiesta certifica il fallimento di De Luca e del Pd per il caos rifiuti a Napoli e in Campania. Con la Lega e il centrodestra finalmente al governo della Regione, le strade torneranno pulite ed i rifiuti diventeranno calore e ricchezza per i cittadini, non un affare per la malavita". Così il segretario della Lega Matteo Salvini sull'inchiesta dei rifiuti in Campania che vede coinvolti, tra gli altri, il vice presidente della Regione e il vice sindaco di Napoli.

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