In corso allo spazio WeGil di Trastevere un’esposizione che rompe il silenzio su una delle più urgenti piaghe sociali del nostro tempo. Esposte le lastre fornite dall’Ospedale San Camillo Forlanini. Zingaretti: "Ferita insopportabile"
In mostra 10 fotografie e 10 radiografie fornite dall’Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma e dall'ASST Santi Paolo e Carlo di Milano effettuate alle donne arrivate nei Pronto Soccorso e che hanno dichiarato di aver subito violenze.
L'idea delle radiografie
Una mostra che nasce dall’esperienza ventennale di Fondazione Pangea che ha incontrato migliaia di donne in tutto il mondo e dall’incontro tra la dottoressa Maria Grazia Vantadori, chirurga e referente del Centro Ascolto Soccorso Donna dell’Ospedale San Carlo e la fotografa Marzia Bianchi, collaboratrice di Pangea – Reama.
“L’idea delle radiografie mi è venuta con l’esperienza accumulata sul campo, in tanti anni di attività”, afferma la Vantadori. “Il mio lavoro mi ha portato a decodificare le lesioni, ad andare oltre il non detto e ad aiutare le donne a orientarsi per uscire dalla violenza con il sostegno della rete territoriale e dei centri antiviolenza. Far capire loro che quanto accaduto non deve ripetersi mai più e che non sono sole è essenziale e in tal senso i presidi sanitari sono uno snodo importantissimo della rete”.
Zingaretti: "Ferita insopportabile"
“La mostra” dice Marzia Bianchi, l’autrice delle foto esposte vuole “rompere il muro di silenzio che coinvolge le donne che hanno subito violenza: nella mostra sono i loro corpi, le loro lesioni a parlare, intrecciando singole storie in un unico racconto”.
“La violenza sulle donne è una ferita insopportabile che riguarda tutte e tutti” ha commentato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Per cancellarla serve una grande mobilitazione civile e culturale. Ecco il senso di questa mostra. Il mio augurio è che di fronte alle immagini esposte tutti possano comprendere quanto sia grave volgere lo sguardo dall’altra parte. Rompere l’indifferenza e il silenzio è il primo indispensabile passo”.