In un'intervista Margherita Rebuffoni racconta gli ultimi mesi con la giornalista, morta lo scorso agosto per un tumore: "Forse adesso che è venuta a mancare ha più potere di quando era in vita", racconta. È il primo Natale senza di lei: ma "ci sarà, c'è, la sento"
Il primo Natale senza Nadia Toffa. Ma “lei ci sarà, c'è. La sento, ho fede”. A dirlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è Margherita Rebuffoni, la madre dell'inviata delle Iene morta il 13 agosto scorso, a 40 anni, dopo avere lottato per 21 mesi contro un tumore. “Abbiamo parlato tanto del dopo, credeva nella reincarnazione”, continua sua madre. Ora, spiega Margherita Rebuffoni, “stiamo portando avanti le sue battaglie. Forse adesso che è venuta a mancare ha più potere di quando era in vita”. I diritti d'autore di “Non fate i bravi”, il libro della giornalista uscito postumo che raccoglie i pensieri della Toffa nei suoi ultimi mesi di vita, sono destinati infatti alla Fondazione Nadia Toffa. “Parte dei soldi che raccoglieremo andranno al Besta per la ricerca sui tumori rari e alla Santissima Annunziata di Taranto, dove il 20 dicembre il reparto di oncoematologia pediatrica sarà intitolato a Nadia”, racconta ancora la madre.
“L’energia che ho ora è la sua”
“Prima ero una donna quieta, introspettiva”, continua Margherita Rebuffoni. “L'energia che ho ora è la sua. Mi diceva: ‘Mamma, ricordati che esisti. E quando non ci sarò più la tua vita deve andare avanti, perché la vita è sacra. Non sprecarne nemmeno un minuto. Io ti starò accanto’”, spiega.
Quell’anno e mezzo vissuto insieme
Nadia e sua madre hanno trascorso i mesi della malattia insieme, convivendo nell’appartamento della giornalista a Milano. Un anno e mezzo tra il lavoro a Le Iene e le cure all’ospedale: “Ho imparato di più in quell'anno e mezzo con lei che in tutta la mia esistenza”, dice la madre di Nadia. “Lei non lo ammetteva, ma alla fine era molto debole. Non voleva più incontrare gli amici, per non farsi vedere ammalata”. Margherita Rebuffoni spiega che Nadia “si era innamorata di un uomo, ma poi aveva allontanato anche lui con la scusa che non l'accompagnava a fare la chemio e la radio: non era vero. Lui aveva capito e aveva rispettato la sua decisione”.