Gara di solidarietà per adottare Giovannino, il bimbo malato e abbandonato dai genitori

Cronaca

Il piccolo di 4 mesi ha una patologia incurabile. È al Sant'Anna di Torino in attesa di trovare una famiglia che possa prendersi carico di lui. In moltissimi si sono fatti avanti: privati, associazioni ed enti di beneficenza. Il medico: "Selezione dev'essere accurata"

È scattata una vera e propria gara di solidarietà per ottenere l’affido o l’adozione di Giovannino, il bambino di 4 mesi abbandonato subito dopo la nascita, quando i suoi genitori hanno scoperto che era affetto da una rarissima patologia della pelle, al momento incurabile. Si tratta della Ittiosi Arlecchino: colpisce un neonato su un milione, rende alto il rischio di infezioni e fa sì che il corpo di Giovannino sia ricoperto di placche e squame.

Gara di solidarietà per accogliere Giovannino

Una volta che il bambino è nato, dopo fecondazione eterologa, i suoi genitori hanno deciso di non riconoscerlo e il piccolo vive ora nell'ospedale ostetrico-ginecologico Sant'Anna di Torino, in attesa di trovare una famiglia. In molti si sono fatti avanti: privati, associazioni, enti di beneficenza. Tra questi, anche la Piccola Casa della Divina Provvidenza, anche conosciuta come Cottolengo. "Vorremmo pensare a un'accoglienza degna del valore infinito della tua esistenza, con tutto ciò che sarà necessario", ha scritto il padre generale della Casa, don Carmine Arice, in una lettera indirizzata al piccolo. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, lo ha ringraziato: "La Regione - scrive sui social - sarà al vostro fianco". In campo è scesa anche Alena Seredova che conosce il piccolo e che l'ha tenuto in braccio. Come scrive il Corriere, la modella, che vive a Torino, frequenta spesso il reparto di terapia intensiva infantile dell’ospedale in cui si trova il piccolo e l'ha visto per la prima volta a settembre. Seredova ha raccontato che quando era piccola, i medici pensavano che anche lei avesse l'ittiosi, perché era nata con la pelle molto secca. Su Giovannino, la modella ha raccontato: "Ho incontrato un bimbo molto vispo, super sveglio".

Il medico: "La selezione dev'essere accurata"

Le richieste per occuparsi del bimbo devono passare al vaglio della Casa dell'Affido del Comune e del Tribunale dei minori. "La selezione dev'essere accurata", ha spiegato il dottor Daniele Farina, direttore del reparto di Terapia intensiva neonatale del Sant'Anna. "Il bambino dev'essere cosparso di crema idratante e olio più volte al giorno e non deve assolutamente stare alla luce del sole". Mentre sulla mamma e il papà di Giovannino, ha commentato: "Quella dei genitori è stata una decisione difficile, devastante, che io, per principio, non giudico". Giovannino adesso pesa poco meno di cinque chili. "Con una malattia come la sua, la speranza di vita è generalmente molto bassa. Ma resiste e ormai ha superato la fase critica. È un bimbo normale, solo molto sfortunato", ha detto il medico. E ha chiarito: "Dal punto di vista neurologico non c'è alcuna complicazione e se ci fosse una famiglia adottiva pronta ad accoglierlo con il via libera del tribunale, potrebbe lasciare l'ospedale oggi stesso".

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