L’imbarcazione della Ong Sea Eye, con 88 migranti a bordo e da sette giorni mare, nella giornata di venerdì è entrata in acque territoriali italiane. In serata il Viminale ha reso noto il porto per lo sbarco
Domenica mattina intorno alle 8: questo è l'orario di massima in cui è lo sbarco, al molo San Cataldo del porto di Taranto, degli 88 migranti presenti sulla Alan Kurdi. Le operazioni sono coordinate dalla prefettura di Taranto e vi parteciperanno gli operatori dell'hub, Comune, Asl, Forze di polizia, Marina militare, Autorità marittima e portuale, Guardia Costiera, 118, Croce Rossa Italiana e volontari.
La decisione di veners sera
Nella tarda serata di venerdì il Viminale aveva reso noto che si è conclusa la procedura di ricollocazione dei migranti presenti sulla nave, attivata sulla base del pre-accordo raggiunto nel corso del vertice di Malta. La Germania e la Francia ne accoglieranno 60, il Portogallo 5 e l'Irlanda 2. La Alan Kurdi nella giornata di venerdì aveva sfidato il divieto ed era entrata nelle acque territoriali italiane , rimanendo in attesa dell'assegnazione del porto.
L’arrivo in Puglia forse nella giornata di sabato
Da sette giorni in mare, quando è arrivata la notizia riguardante l'indicazione del porto di sbarco, l'imbarcazione si trovava a poche miglia dalle coste della Sicilia sud-orientale.
La ministra Lamorgese: “Nessuna invasione”
La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese aveva detto che "non siamo di fronte ad alcuna invasione: basti pensare che nel 2019 gli arrivi sono stati circa 9.600 rispetto ai 22mila di tutto il 2018". La ministra riconosce che a settembre c'è stato un aumento degli arrivi, "ma è riconducibile soprattutto all'aumento degli sbarchi autonomi".