Il “prof” della danza avrebbe compiuto 97 anni a dicembre. Fondatore del Premio Positano, è stato coreografo e scrittore. Ha iniziato a stare male lo scorso giugno, subito dopo la perdita dell’amico Franco Zeffirelli
Ha spiegato e raccontato la storia della danza a diverse generazioni. E con i suoi libri continuerà a farlo. E' morto nella sua casa di Torino il maestro Alberto Testa. Il 23 dicembre avrebbe compiuto 97 anni. Icona della danza internazionale, è stato danzatore, coreografo, critico e storico della danza. Ha curato i balletti per numerosi allestimenti operistici ma anche per il teatro di prosa.
Fondatore del Premio Positano per l'Arte della Danza, tra i più importanti d'Italia, è stato autore di numerose pubblicazioni. Il 'prof', come lo chiamavano, ha iniziato a stare male lo scorso giugno, in seguito alla morte dell'amico Franco Zeffirelli.
La notizia della scomparsa di Alberto Testa è stata data dal Giornale della Danza.
Una vita per la danza
Dopo la laurea in Lettere, studò danza classica a Torino con Grazioso Cecchetti, figlio di Enrico Cecchetti, perfezionandosi con Susanna Egri e, in seguito, si esibì in alcuni dei principali teatri italiani e stranieri sotto la guida di grandi maestri come Leonide Massine, Margarete Wallmann e Aurel Milloss, partecipando a numerosi festival come quelli del Maggio Musicale Fiorentino, della Sagra Musicale Umbra, del Festival di Salisburgo.
Attivo soprattutto come coreografo tra il 1965 e il 1987, creò le danze per "Il Gattopardo" di Luchino Visconti e per numerosi film di Franco Zeffirelli. Ha insegnato Storia della Danza per trent'anni all'Accademia Nazionale di Danza di Roma. Presidente del Premio Porselli "Una vita per la Danza", è stato cofondatore e direttore del Centro Documentazione e Ricerca per la Danza di Torino. Organizzatore di Mostre di grande rilievo, ha curato l'organizzazione dei Concerti di Danza e di svariate edizioni della celebre Maratona di Danza al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Brillante conferenziere, è stato storico e critico di balletto, sin dalla fondazione, del quotidiano La Repubblica e ha collaborato per le voci riguardanti la danza e il balletto con le principali enciclopedie e dizionari italiani e stranieri.
Presidente di giuria e direttore artistico dei Concorsi internazionali di Danza, come la Settimana Internazionale della Danza di Spoleto, tra i vari riconoscimenti ha ricevuto il Premio Gino Tani per la critica di danza nel 1991, la Targa d'Argento del Presidente della Repubblica nel 2002 e il Premio Guido Lauri alla carriera nel 2011.
Il ricordo dell'Accademia Nazionale di Danza
"Al Maestro Alberto Testa, danzatore, critico, studioso e docente dell’Accademia Nazionale di Danza.
Il nostro pensiero è uno stretto abbraccio perché le persone care e importanti nella storia della comunità dell’Accademia e della danza tutta non si lasciano andare facilmente e allora qui ti tratteniamo Maestro, per illuminare questo luogo con la tua intelligenza critica, la tua ironia sottile, la tua passione vivace verso questa arte, la danza che già avverte un vuoto da colmare con il pieno della tua memoria" il ricordo postato su Facebook dall'Accademia.