Accensione riscaldamento 2019, date e orari regione per regione

Cronaca
I riscaldamenti potranno essere accesi dal 15 ottobre al primo dicembre a seconda delle zone climatiche di competenza (foto: archivio GettyImages)

La data d'inizio e il periodo di accensione dei riscaldamenti centalizzati in Italia cambiano a seconda della zona climatica di competenza stabilita per legge. Ecco quali territori comprendono le sei zone

Con l'equinozio del 23 settembre è iniziato ufficialmente in Italia e in tutto il resto dell'emisfero boreale l'autunno 2019. E come tutti gli anni, con l'abbassamento delle temperature, si avvicina il periodo in cui bisogna cominciare ad accendere i riscaldamenti. Ciascuna località del nostro Paese, però, ha limitazioni specifiche, definite dalle sei zone climatiche di competenza stabilite per legge. Ecco allora date e orari regione per regione.

Norme e zone climatiche

La norma che fissa le limitazioni e i criteri di utilizzo degli impianti di riscaldamento in Italia è il Decreto del Presidente della Repubblica numero 412 del 26 agosto del 1993. In base a questa disposizione, il nostro Paese viene diviso in sei differenti zone climatiche, ognuna delle quali con orari e periodi di accensione specifici nel corso dell'anno. Per definire ciascuna zona è stata utilizzata un'unità di misura convenzionale: il "grado giorno". Quest'ultima indica la somma - estesa a tutti i giorni dell'anno - delle differenze tra temperatura interna agli edifici, stabilita anch'essa per convenzione, e temperatura media esterna. In sostanza, questa unità di misura rivela il fabbisogno termico in relazione alla località di competenza: più fredda è la località in questione, maggiore sarà il dato dei gradi giorno e più a lungo sarà possibile tenere accesi i riscaldamenti. Durante il periodo in cui è in funzione l'impianto di climatizzazione invernale, la temperatura dei singoli ambienti degli edifici è stabilita sui 20 gradi con una tolleranza di due gradi.

Eventi climatici straordinari

La calendarizzazione dell'accensione e dello spegnimento dei riscaldamenti può comunque essere modificata in caso di eventi climatici straordinari. In questo caso, spetta al sindaco del comune di competenza fissare nuove scadenze in base alle esigenze specifiche della località.

La Zona F

Le zone climatiche in cui è divisa l'Italia sono complessivamente sei. La Zona F, con una temperatura gradi giorno superiore a tremila gradi, comprende le sole province di Cuneo, Belluno e Trento. Questa è l'unica fascia per cui non è previsto alcun tipo di limitazione, né in termini di date di accensione e spegnimento né per quanto riguarda i limiti sulle ore giornaliere di funzionamento degli impianti.  

La Zona E

La Zona E, con un coefficiente gradi giorno tra i 2100 e 3000 gradi, comprende le province di Alessandria, Asti, Aosta, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bolzano, Gorizia, Pordenone, Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo,Treviso, Trieste, Udine, Verona, Vicenza, Venezia, Arezzo, Perugia, Rieti, Frosinone, L'Aquila, Campobasso, Potenza ed Enna. In questo gruppo di località, di solito montuose o settentrionali, la climatizzazione invernale può essere attivata nel periodo che va dal 15 ottobre al 14 aprile per 14 ore al giorno.

La Zona D

La Zona D (temperatura gradi giorno tra 1400 e 2100) comprende, invece, le province di Genova, La Spezia, Savona, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Massa Carrara, Siena, Forlì, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro, Roma, Viterbo, Terni, Avellino, Chieti, Pescara, Foggia, Isernia, Matera, Caltanissetta, Nuoro, Teramo e Vibo Valentia. In questa zona i riscaldamenti possono essere accesi a partire dal primo di novembre fino al 14 aprile per 12 ore al giorno.

La Zona C

Le province di Imperia, Latina, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Bari, Lecce, Taranto, Brindisi, Catanzaro, Cosenza, Cagliari, Oristano, Sassari e Ragusa vanno a formare la Zona C (temperatura gradi gionro tra 900 e 1400). Qui gli impianti possono essere accesi dal 15 novembre al 31 marzo per 10 ore al giorno.  

La Zona B

La Zona B (tra 600 e 900 gradi) è costituita dalle province di Reggio Calabria, Crotone, Trapani, Siracusa, Palermo, Messina, Catania e Agrigento. Qui i riscaldamenti, viste le temperature mediamente gradevoli anche nella stagione fredda, possono essere accesi il primo dicembre e fino al 31 marzo per otto ore al giorno.

La Zona A

La Zona A (gradi giorno non superiori a 600), infine, comprende i comuni di Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle. Come per la Zona B, qui i riscaldamenti possono essere accesi dal primo dicembre e fino al 15 marzo, ma solo per sei ore al giorno.

Cronaca: i più letti