Gli avevano vietato di andare in bagno e si era urinato addosso: azienda dovrà risarcirlo

Cronaca

Nel 2017 a un dipendente della Sevel di Atessa (Chieti) era stato impedito di lasciare la sua postazione per andare alla toilette ed era rimasto per ore coi pantaloni bagnati davanti ai colleghi. Il giudice ha deciso un risarcimento di 5mila euro per danni all’immagine

Il 7 febbraio 2017 si era urinato addosso perché, durante il turno di lavoro, gli era stato impedito di lasciare la sua postazione per andare in bagno. Ora l’azienda per cui lavorava, la Sevel di Atessa (Chieti), è stata condannata a pagare 5mila euro come risarcimento per danni all'immagine. A deciderlo è stato il giudice del lavoro di Lanciano, Cristina Di Stefano, che ha accolto il ricorso dell’operaio.

L’avvocato: “Grave pregiudizio alla dignità personale”

La sentenza del tribunale, arrivata quasi tre anni dopo, ha riconosciuto i diritti del lavoratore e condannato l'azienda. Importanti sono state anche le testimonianze dei suoi colleghi. Quel giorno del 2017, il dipendente era riuscito ad andarsi a cambiare nello spogliatoio solo due ore dopo essersi urinato addosso. Il legale dell’uomo, Diego Braccioli, ha spiegato che “al dipendente è stato arrecato un concreto e grave pregiudizio alla dignità personale, onore e reputazione, dal momento che è stato visto dai colleghi di lavoro con i pantaloni bagnati per essersi urinato addosso”. “È sempre stato un lavoratore esemplare e non ha mai avuto un richiamo”, ha aggiunto l’avvocato. “La dignità dei lavoratori non si tocca”, ha commentato l'Unione Sindacale di Base (Usb), che ha tutelato l'operaio.

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