Per accedere ad alcuni corsi di laurea è necessario sostenere dei test di ammissione che possono precludere l’ammissione. In altri casi bisogna sostenere delle prove di idoneità che possono costare ai neo iscritti dei debiti formativi
Con la fine dell’estate si avvicina l’inizio di un nuovo anno accademico, nel quale gli studenti usciti dalle superiori e dai licei dovranno decidere quale strada intraprendere. La scelta potrà ricadere sui più disparati corsi di laurea tenuti in quasi 100 Università dislocate su tutto il territorio nazionale. Per accedere ad alcuni di questi, però, chi si è iscritto per tempo dovrà sostenere un test di ammissione. Non tutte le Facoltà, infatti, sono a numero aperto: per alcune è previsto un numero programmato a livello nazionale (Medicina e Chirurgia, Professioni Sanitarie, Veterinaria, Architettura, Odontoiatria e Scienze della Formazione) e per altre un numero chiuso stabilito dal singolo ateneo.
Le Università riconosciute in Italia
Scadenze e regolamenti di ogni corso di laurea possono dipendere o dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Miur) o dai singoli atenei. Sul sito Cerca Università si possono trovare tutte le Università autorizzate e accreditate dal Ministero. I titoli di studio hanno valore legale solo se conseguiti in questi atenei. In totale in Italia ci sono 97 Istituzioni universitarie di cui 67 Università statali, 19 non statali, e 11 non statali telematiche.
Corsi di laurea a numero programmato a livello nazionale
Le Facoltà ad accesso programmato a livello nazionale sono: Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Veterinaria e Architettura. Per questi corsi di laurea i test vengono gestiti interamente dal Miur, che ne decide tempistiche e modalità, oltre che stilare una graduatoria nazionale che comprende tutti i candidati. Le iscrizioni a questi corsi sono state aperte il 3 luglio scorso, e si sono chiuse alle ore 15 del 25 luglio. I candidati che proveranno ad entrare in queste Facoltà sono 84.716, di cui 68.694 a Medicina e Odontoiatria (l’anno scorso erano 67.005). Gli iscritti ad Architettura, invece, sono 8.242, rispetto ai 7.986 del 2018, a Veterinaria 7.780 (lo scorso anno 8.136), e coloro che proveranno ad essere ammessi ai corsi di Medicina e Odontoiatria in lingua inglese sono 10.450, mentre nel 2018 erano 7.660. Anche quest’anno, seppur con qualche differenza rispetto agli anni precedenti, sono previsti 60 quesiti a cui i candidati dovranno rispondere in 100 minuti. I test si terranno: il 3 settembre per Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua italiana; il 4 settembre per Medicina Veterinaria, il 5 per Architettura, e il 12 per Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua inglese.
Due eccezioni
Rientrano nella definizione di corsi di laurea a numero programmato anche Scienze della Formazione Primaria e Professioni Sanitarie, anche se sono gestite dal Miur solo parzialmente. Per quanto riguarda il primo corso, il Ministero stabilisce sia la data della prova (il 13 settembre) che i posti disponibili (in tutto 6789 suddivisi per le diverse Università) ma fornisce agli atenei solo le linee guida e non il test. Per quanto riguarda il corso di laurea in Professioni Sanitarie, invece, il test d’ingresso è predisposto dalle singole università e le graduatoria non è a livello nazionale, bensì locale.
Corsi di laurea a numero chiuso
I singoli atenei possono decidere di fissare un numero chiuso per i propri corsi di laurea per evitare il sovraffollamento e per garantire adeguati standard di qualità delle lezioni. In questi casi le Università gestiscono autonomamente il processo di selezione decidendo la formulazione del test, la data dell’esame e il numero di posti a disposizione. Nella categoria rientrano diverse Facoltà (anche se non tutti i corsi e non in tutte le Università) tra cui Economia, Psicologia e Ingegneria. Per quest’ultima ad esempio, a seconda dell’ateneo, si dovrà sostenere un test che potrà essere di tre diversi tipi. Il primo è il Test Cisia di Ingegneria, cioè una prova cartacea che viene organizzata dal Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso (Cisia), e che si svolge nello stesso giorno in tutte le sedi aderenti con domande comuni. Il secondo tipo, invece, è il Test TOLC-I, organizzato comunque da Cisia, ma che si svolge per via telematica presso alcune sedi stabilite e in date diverse a seconda dell'ateneo. Le Università possono infine decidere di non utilizzare questi due tipi di esami e di predisporne uno autonomo. Per tutti i corsi di laurea a numero chiuso è importante tenere in considerazione le date utili entro le quali iscriversi ai test di ammissione.
Corsi di laurea a numero aperto
La maggior parte dei corsi di laurea sono a numero aperto, ovvero ad accesso libero. Per accedervi è sufficiente immatricolarsi entro la data prevista dai singoli atenei, che di solito è compresa tra la fine di settembre e l'inizio di novembre. In alcuni casi, nonostante il numero aperto, gli atenei predispongono un test iniziale che non preclude la possibilità di immatricolarsi, ma può comportare per gli studenti debiti formativi da recuperare durante il primo anno accademico o prima di sostenere gli esami curriculari. Alcune delle Facoltà in cui sono diffusi questo tipo di test sono Chimica, Fisica, Matematica, Scienze ambientali, Scienze geologiche, Scienze naturali e talvolta anche Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione. Facoltà tradizionalmente ad accesso libero senza alcun tipo di test sono invece Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature Straniere.