La nave con 147 migranti a bordo, tra cui 30 minori, non ha ancora il via libera per l'approdo: sul permesso deve decidere la Prefettura. Evacuazione urgente per nove persone per motivi di salute. Ennesimo scontro nel governo
È stallo sulla Open Arms; si trova in acque italiane, ma non ha il permesso di sbarcare. È in mare da 14 giorni, a bordo ci sono 147 persone. Trenta sono minori. Nella tarda serata di Ferragosto è stata disposta l'evacuazione urgente per 9 migranti: si tratta di due ragazzi con meno di 18 anni insieme ai propri rispettivi cugini, due coppie e un adulto. La loro situazione era stata definita "critica". Gli altri migranti restano a bordo, a 150 metri dalla costa di Lampedusa. (SBARCATE ALTRE 4 PERSONE)
In acque italiane ma stop allo sbarco
L'ingresso in acque italiane è stato possibile dopo che il ministro della Difesa Elisabetta Trenta e il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli non hanno firmato il secondo divieto di ingresso chiesto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il primo decreto del Viminale era stato invece "bocciato" dal Tar del Lazio.
Come funziona l’accesso in porto
Il decreto sicurezza bis prevede che il divieto di ingresso sia deciso dal Viminale "di concerto con il Ministro della Difesa e con quello delle Infrastrutture e dei trasporti, secondo le rispettive competenze" e poi comunicata "al Presidente del Consiglio dei ministri". Resta invece il mancato permesso di sbarco. Questo infatti deve essere autorizzato dalla Prefettura, in questo caso quella di Agrigento, dunque in sostanza dal Viminale. La Prefettura poi predisporrà la macchina organizzativa. In alcuni casi precedenti, l'ultimo quello della Sea Watch e prima ancora della Alex, lo sbarco dei migranti è avvenuto dopo che l'autorità giudiziaria aveva posto sotto sequestro l'imbarcazione ed aperto un fascicolo d'indagine: lo sbarco in questa fattispecie è stato conseguenza del sequestro della nave, atto istruttorio necessario per accertare gli ipotizzati reati.
Scontro politico
L'imbarcazione della ong spagnola è anche al centro dell'ennesimo scontro tra le due ormai ex forze alleate di governo, col premier Giuseppe Conte che ha scritto una 'lettera aperta' in cui critica duramente l'operato di Salvini. Nel messaggio, pubblicato su Facebook, il premier ha anche fatto sapere che Francia, Germania, Romania, Portogallo, Spagna e Lussemburgo sono disponibili ad accogliere i migranti di Open Arms.
Trenta: "La politica non può mai perdere l'umanità"
Sul caso è intervenuta anche il ministro Trenta: "La politica non può mai perdere l'umanità. Per questo non ho firmato", ha detto spiegando i motivi che l'hanno spinta a non avallare il nuovo decreto di Salvini. "Ho preso questa decisione - ha aggiunto - motivata da solide ragioni legali, ascoltando la mia coscienza. Non dobbiamo mai dimenticare che dietro le polemiche di questi giorni ci sono bambini e ragazzi che hanno sofferto violenze e abusi di ogni tipo".
Salvini: "Umanità non significa aiutare trafficanti"
"Umanità non significa aiutare trafficanti e ong", le ha risposto Salvini. Per me umanità significa investire seriamente in Africa e non certo aprire i porti italiani", ha risposto il ministro dell'Interno Matteo Salvini commentando le parole della collega alla Difesa.