Il provvedimento è passato con 193 sì e 38 astenuti. Sono previste almeno 33 ore annue e voto in pagella. Tra i temi, Costituzione, sostenibilità ambientale, educazione alimentare e cyberbullismo. Il ministro Bussetti: “Una giornata storica”
L’educazione civica torna sui banchi di scuola come materia obbligatoria, con voto in pagella (ECCO COSA SI STUDIERA'). L’Aula del Senato ha approvato in via definitiva il ddl sull'introduzione dell’insegnamento negli istituti di primo e secondo grado. Valorizzazione dei principi della Costituzione e delle Istituzioni europee, insieme a tematiche come la sostenibilità ambientale, l'educazione alimentare, la promozione della salute e del benessere. Ma anche il rispetto delle regole della convivenza civile, da imparare a partire dai banchi di scuola. Sono questi i contenuti del nuovo provvedimento, passato con 193 sì e 38 astenuti, dopo il via libera di maggio da parte di Montecitorio, avvenuto anche quello senza voti contrari. Tra i temi della nuova legge anche quelli del bullismo e del cyberbullismo, con un'attenzione particolare all'educazione alla legalità, al contrasto delle mafie e alla tutela del patrimonio culturale. Spazio inoltre per l'educazione stradale, considerato che proprio nell'età delle superiori ci si avvicina alla patente di guida con le due e le quattro ruote.
Bussetti: Una "giornata storica"
Sono previste almeno 33 ore annue e voto in pagella. E di una "giornata storica" ha parlato il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Marco Bussetti subito dopo l'approvazione del Ddl: "Finalmente ritorna l'educazione civica come materia obbligatoria nelle scuole. Un traguardo necessario per le giovani generazioni perché sono i valori indicati nella Costituzione a tenere unito il nostro Paese. Grazie all'impegno della Lega-Salvini Premier un'altra promessa è stata mantenuta". "Il compito della scuola - ha aggiunto il ministro - è di educare alla cittadinanza attiva, al rispetto delle regole, all'accoglienza e all'inclusione, valori alla base di ogni democrazia. Torneremo a formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità. #dalleparoleaifatti".
Sarà insegnata dai docenti di storia e geografia
Tra i temi di novità anche quelli ambientali, in particolare l'inserimento degli obiettivi dell'Agenda 2030 ma anche lo sviluppo ecosostenibile e la tutela del patrimonio ambientale. Altra novità anche lo studio delle identità territoriali oltre che delle produzioni e delle eccellenze agroalimentari. L'insegnamento dell'educazione civica sarà affidato ai docenti dell'area storico-geografica nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e ai docenti dell'area economico-giuridica nelle scuole secondarie di secondo grado. È istituito anche un premio per l'educazione civica, conferito dal ministero dell'Istruzione individuando le esperienze migliori in materia per ogni ordine e grado. Infine, da legge "non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e l'amministrazione interessata provvede alla sua attuazione con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente". Aspetto che ha sollevato i rilievi del Pd, parlando di "ddl senza fondi". Soddisfazione è stata invece espressa dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "Finalmente. - scrive su Facebook - Vita concreta contro inutili polemiche. Promessa mantenuta, non si molla!".