Bolzano, la 15enne che raccontò di essere stata stuprata confessa: “Ho inventato tutto”

Cronaca

La minorenne aveva denunciato l’aggressione a maggio. Durante gli accertamenti, però, ha svelato al pm e alla psicologa consulente di aver mentito per attirare le attenzioni del fidanzato

Una 15enne, a maggio, aveva denunciato di essere stata stuprata lungo una pista ciclabile a Bolzano, ma ora, al pm e alla psicologa consulente ha raccontato una versione diversa: ha inventato la storia per attirare le attenzioni del fidanzato.

Le indagini preliminari

È stata la Procura, che in questi giorni ha concluso le indagini preliminari, a rendere nota la nuova versione. “La ragazza - si legge in una nota - ha spontaneamente dichiarato al pm e alla psicologa consulente che si è trattato di una dichiarazione non veritiera fatta per attirare l'attenzione del proprio ragazzo, senza però valutare la dimensione che la vicenda avrebbe potuto assumere”.

Riscontri alla nuova versione dagli elementi acquisiti

Le dichiarazioni della minorenne sarebbero avvalorate anche dagli “elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari, in particolare dall'esito degli accertamenti tecnici della polizia scientifica”. Le indagini sui video delle telecamere di sorveglianza e i rilevamenti di tracce biologiche sui vestiti della vittima e sulla sua bici non avevano dato alcun esito. 

La storia della presunta violenza

Lo scorso 6 maggio, la 15enne aveva raccontato di essere stata aggredita da due persone di colore e di essere stata violentata da uno dei due mentre passava in bicicletta vicino alla confluenza del fiume Talvera con l'Isarco, a Bolzano. La storia dell’aggressione aveva suscitato un grande clamore e nel luogo in cui sarebbe avvenuto il presunto stupro era stato organizzato un sit-in da associazioni e cittadini a cui avevano partecipato oltre 200 persone. Il sindaco del capoluogo, Renzo Caramaschi, aveva annunciato che l'amministrazione si sarebbe costituita parte civile all'eventuale processo, parlando di "ferita all'intera comunità cittadina”. Due stranieri erano stati fermati e poi rilasciati.

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