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Giulio Regeni, M5S espone striscione dal palazzo del Consiglio del Friuli Venezia Giulia

Cronaca

Dopo la decisione del governatore della Regione di rimuovere la scritta "Verità per Giulio Regeni", il Movimento ha mostrato il cartello nel palazzo del Consiglio del Movimento a Trieste. “Resterà esposto nonostante la decisione del governatore Fredriga” 

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Un cartello con la scritta “Verità per Giulio Regeni” è stato esposto dai consiglieri regionali del 5Stelle nel palazzo del Consiglio del Movimento, in piazza Oberdan a Trieste, il giorno dopo la decisione del governatore della regione Fedriga di rimuovere lo striscione dal palazzo della regione. Il cartello è stato esposto dal lato interno di una finestra degli uffici politici del M5S, al terzo piano del palazzo del Consiglio. È più piccolo del tradizionale striscione ma visibile dal basso e riconoscibile dal colore giallo e dalla scritta in nero.

Consiglieri M5S: "Cartello esposto nonostante la decisione di Fedriga"

"Il cartello resterà esposto nonostante la decisione del governatore Fedriga" hanno detto gli stessi consiglieri. “È un gesto simbolico, con il quale vogliamo ribadire la vicinanza alla famiglia ed esprimere il sentimento di una comunità che non vuole smettere di credere alla ricerca della verità". (LA STORIA DI GIULIO REGENI)

Amnesty: "Decisione sbagliata al momento sbagliato"

Ieri la decisione del governatore della regione, Massimo Fedriga, di rimuovere in modo permanente lo striscione “Verità per Giulio Regeni” dal palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia. Una decisione, definita da Amnesty International Italia “sbagliata al momento sbagliato”.“Il governatore Fedriga dà una mano a coloro che ritengono che la ricerca della verità sia un fatto temporaneo, legato a contingenze politiche e che dopo un po' vada abbandonata. Tutto questo a Trieste, uno dei luoghi in cui lo striscione per Giulio Regeni aveva maggiore significato", fa notare Amnesty.

Pd: "Le sedi sono di tutti e non solo di chi governa"

Sulla rimozione dello striscione, polemiche anche dal consigliere regionale del Partito democratico Cristiano Shaurli, durante i lavori di approvazione del ddl Omnibus: “Le sedi sono però di tutti e non solo di chi governa. Chiedo al presidente dell'Aula, Piero Mauro Zanin, di valutare la possibilità e l’opportunità di esporlo, considerando che Regeni è di questa terra”. Richiesta che verrà valutata dallo stesso Zanin.

Fedriga: "Doverosa verità ma non è unico caso che merita attenzione"

Fedriga, alle questioni sollevate, ha ribadito che si tratta di "una polemica assolutamente offensiva verso un dramma irrisolto accaduto a un cittadino del Friuli Venezia Giulia", ricordando di aver "scelto di non toglierlo perché era un dramma di una famiglia". Ai microfoni di Radio Capital il presidente della regione ha inoltre dichiarato: “Mi sembra surreale che vogliano utilizzare un ragazzo in questo modo. Credo che sia doverosa la verità e spero che la commissione d'inchiesta e il Governo vadano avanti per ottenere la verità su quanto accaduto a Giulio Regeni. Mi auguro però che non sia l'unico caso che ha questa attenzione”.