Lo scoppio in una rivendita di polli allo spiedo allestita su un furgone nel mercato che si svolge tutte le settimane in via Madonna del Rosario, nei pressi della stazione centrale
Mercato rionale di via Madonna del Rosario, è mezzogiorno quando scoppia la bombola del gas del furgone che vende polli allo spiedo (LE FOTO) e investe tutte le persone attorno al mezzo in attesa di portare a casa un secondo rapido con contorno di patatine. L'esplosione violenta ha investito in pieno le tre persone che lavoravano a bordo del mezzo (due uomini e una ragazza) e innescato un incendio che ha coinvolto le persone presenti. Venti i feriti, cinque dei quali in gravi condizioni, è l'ultimo bilancio dell'incidente.
I primi soccorsi
Sono stati gli altri ambulanti del mercato a prestare i primi soccorsi e a tentare di spegnere il fuoco che stava divorando il furgone e gli ombrelloni delle bancarelle vicine. Le fiamme che si levavano altissime, una densa colonna di fumo nero e soprattutto il boato dell'esplosione, hanno creato panico tra gli altri clienti del mercato che hanno cercato di mettersi in salvo, mentre arrivavano le squadre dei vigili del fuoco, le ambulanze e le pattuglie di polizia e carabinieri.
I feriti
I feriti più gravi sono subito stati portati in ospedale. Da Caltanissetta è arrivato un primo elicottero del 118 per assistere una delle donne ustionate, all'ottavo mese di gravidanza, moglie di un carabiniere, trasferita al centro Grandi ustioni di Palermo. Al Cannizzaro di Catania invece è stata trasportata, sempre con l'elisoccorso, la ragazza di 2 anni che lavorava nel furgone e che non rischierebbe (come si temeva) di perdere l'uso di un occhio; il 50% del suo corpo però è ricoperto dalle bruciature. Nei centri specializzati per Grandi ustionati sono stati ricoverati anche i due compagni di lavoro della giovane. Sono tutti in codice rosso e prognosi riservata.
Nell'ospedale di Gela, dove sono affluiti tutti i feriti, i medici in servizio e a riposo sono stati mobilitati per dare manforte ai colleghi del pronto soccorso dove le persone coinvolte marginalmente nell'esplosione e nel successivo incendio si sono recate anche per medicazioni superficiali.
L'inchiesta
La Procura di Gela ha aperto un'inchiesta per accertare le cause della sfiorata tragedia ed eventuali responsabilità. Una delle bombole sequestrate nel furgone appare letteralmente spaccata con un lungo squarcio verticale.