Bufera Procure, Palamara si autosospende dall’Anm. Spina si dimette dal Csm

Cronaca

“Il mio scopo è recuperare la dignità e concentrarmi sulla difesa nel processo”, ha detto il sostituto procuratore di Roma, accusato di aver ricevuto soldi per pilotare le nomine dei magistrati. Lascia anche il consigliere di Unicost Spina, coinvolto nell'indagine

Luca Palamara si è autosospeso dall’Associazione Nazionale Magistrati. In una lettera al presidente dell’Anm, Pasquale Grasso, Palamara, indagato per corruzione a Perugia, scrive: "Sono certo di chiarire i fatti che mi vengono contestati. Il mio intendimento ora è quello di recuperare la dignità e l'onore e di concentrarmi esclusivamente sulla difesa nel processo di fronte a tali infamanti accuse. Per tali ragioni mi assumo la responsabilità di auto sospendermi dal mio ruolo di associato con effetto immediato". E aggiunge: "Sono però sicuro che il tempo è galantuomo e riuscirà a ristabilire il reale accadimento dei fatti". Palamara è stato in passato presidente dell'Anm. Intanto, il consigliere togato di Unicost Luigi Spina, coinvolto anche lui nell'inchiesta di Perugia, si è dimesso dal Csm.

L’interrogatorio e le accuse

Ieri il sostituto procuratore di Roma, accusato di avere ricevuto 40 mila euro dagli avvocati Calafiore e Amara per favorire la nomina - non andata in porto - di Giancarlo Longo a procuratore di Gela, è stato interrogato dagli inquirenti. Palamara, dopo tre ore di colloquio, si è detto “del tutto estraneo a questi fatti”. Secondo i pm di Perugia, Palamara avrebbe ricevuto viaggi, anelli e decine di migliaia di euro per pilotare le nomine dei magistrati a capo di diverse Procure. Sono indagati insieme a lui anche il pm di Roma Stefano Rocco Fava e il consigliere del Csm Luigi Spina, oggi dimissionario. Il suo addio è stato reso noto dal Comitato di Presidenza di Palazzo dei Marescialli, che ha annunciato un plenum straordinario per martedì 4 giugno, alle ore 16.30, "nel corso del quale verrà anche preso atto delle sopravvenute dimissioni del consigliere Luigi Spina".

Magistratura Indipendente: “Strumentalizzazioni e ipocrisie”

Intanto, Magistratura Indipendente (Mi) ha fatto sapere che si riunirà sabato 8 giugno "per una franca discussione ed una seria riflessione" sulle vicende che vedono coinvolti ma non indagati anche i suoi consiglieri al Csm Corrado Cartoni e Antonio Lepre. Mi, corrente conservatrice delle toghe, rinvia ad allora "ogni presa di posizione" evidenziando "la gravità di alcuni fatti ove accertati e anche la strumentalizzazione di alcuni organi di stampa nell'accostare vicende diverse e non collegate tra loro e la grande ipocrisia che emerge da alcune reazioni all'interno della magistratura".

Il commento di Salvini

"La riforma della giustizia è urgente", ha detto oggi il vicepremier Matteo Salvini rispondendo a una domanda sul "caso Palamara". "Non entro nel merito ma - ha aggiunto - da cittadino italiano, non è normale che ci siano magistrati che indagano altri magistrati e che ci siano accuse di corruzione su chi dovrebbe giudicare i cittadini. Spero che - ha concluso - emergano in fretta eventuali responsabilità. La riforma della giustizia, al servizio dei cittadini, è un'emergenza in questo Paese".

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