Foggia, rogo in una baracca nel ghetto di Borgo Mezzanone: un morto

Cronaca

Un gambiano di 26 anni è morto in un incendio divampato nell'agglomerato abusivo a pochi chilometri da Foggia. La baracca si trova nella zona interessata dagli abbattimenti delle scorse settimane. Salvini: "I grandi insediamenti di stranieri sono un problema"

Un giovane gambiano di 26 anni è morto in un incendio divampato la notte scorsa in una baracca del ghetto di Borgo Mezzanone, l'agglomerato abusivo sorto a pochi chilometri da Foggia. Le cause del rogo non sono ancora state accertate. La baracca si trova nella zona interessata dagli abbattimenti delle scorse settimane. A quanto si è appreso, il corpo completamente carbonizzato della vittima è stato scoperto solo dopo la conclusione delle operazioni di spegnimento dell'incendio. "La tragedia conferma che i grandi insediamenti di stranieri, legali e abusivi, che abbiamo ereditato dalla sinistra erano e sono un problema", ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini.

Da chiarire le cause del decesso

Il 26enne era fino a poco tempo fa ospite del Cara - Centro Richiedenti Asilo - che si trova esattamente accanto alla baraccopoli abusiva. Il giovane era da qualche mese irregolare in quanto non era stata accolta la sua richiesta di asilo. Secondo quanto hanno riferito alcuni amici della vittima che risiedono nella baraccopoli, il ragazzo vendeva vestiti nella baracca - costituita prevalentemente da lamiere e legno - in cui si è sviluppato il rogo. Gli investigatori stanno compiendo accertamenti sull'effettiva identità della vittima e per individuare le causa dell'incendio che potrebbe essere nato per un corto circuito partito da uno dei tantissimi allacci abusivi alla corrente elettrica che si trovano nella baraccopoli. Gli inquirenti dovranno anche accertare se il 26enne sia morto nel sonno per i fumi sprigionati nell'incendio o per altre cause. Nei prossimi giorni verrà disposta l'autopsia.

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