L’ex ad della società che gestisce i rifiuti presenta esposto in procura contro la sindaca, con allegata un'intercettazione anticipata dall’Espresso. La Lega: se è vera deve dimettersi. M5S: goffa ripicca, non è neanche indagata. Di Maio: nell'audio nessuno scandalo
"Devi modificare il bilancio come chiede il socio. Tu lo devi cambiare comunque, anche se ti dicono che la Luna è piatta". Lo afferma la sindaca Virginia Raggi nella registrazione di un colloquio avuto il 30 ottobre scorso con l'ex presidente e ad dell'Ama, l'azienda che a Roma si occupa dei rifiuti, Lorenzo Bagnacani, licenziato lo scorso febbraio. L'audio è allegato all'esposto presentato alla Procura di Roma da Bagnacani nel quale denuncia presunte pressioni ricevute per modificare il bilancio della municipalizzata dei rifiuti. Ma la sindaca Raggi, su Facebook, assicura: "Me la prendo duramente con l'ex amministratore delegato dell'Ama perché ci sono i rifiuti in strada e non lo posso accettare. Uso parolacce ma non me ne vergogno perché sono incazzata quando vedo chi pensa a prendere i premi aziendali piuttosto che a pulire la città. Perché questo è quello che si ascolta in quegli audio". E aggiunge: "Nessuna pressione ma solo tanta rabbia per chi non ha fatto bene il lavoro per il quale era pagato. Si pretendeva che approvassi un bilancio con il quale i dirigenti di Ama avrebbero avuto centinaia migliaia di euro in più". In una nota il Campidoglio assicura: "Non c’è stata nessuna pressione ma la semplice applicazione delle norme, il bilancio proposto da Bagnacani violava le norme e avrebbe garantito premi a ad e dirigenti".
L’intercettazione: “Devi modificare il bilancio”
Nella registrazione, anticipata dall'Espresso on line, quando Bagnacani chiede chiarimenti sulla vicenda e su come valutare la qualità del credito, la sindaca taglia corto: "Non devi valutare, se il socio ti chiede di fare una modifica la devi fare: tu lo devi cambiare comunque, anche se ti dicono che la Luna è piatta". Nell’esposto spedito a piazzale Clodio, Bagnacani denuncia di essere stato spinto a portare in rosso i conti di Ama. Secondo un'anticipazione de L'Espresso on line l'ex manager dell'Ama accusa la Raggi di aver "esercitato pressioni indebite su di lui e sull'intero cda dell'azienda, finalizzate a determinare la chiusura del bilancio dell'Ama in passivo, mediante lo storno dei crediti per i servizi cimiteriali". La sindaca lo avrebbe spinto "a togliere dall'attivo dell'azienda (il bilancio era in utile per oltre mezzo milione di euro, un dato di poco inferiore rispetto a quello dell'anno precedente) crediti che invece erano certi, liquidi ed esigibili con l'unico obiettivo - sostiene Bagnacani - di portare i conti di Ama in rosso”.
Raggi: "Indagati in Lega e Pd ma parlano di me"
Su Facebook la sindaca spiega: "I vertici del Campidoglio - il ragioniere generale, segretario generale, il direttore generale, l'assessore al bilancio, i dipartimenti competenti - hanno bocciato la proposta dell'ex ad Bagnacani. Ed io e la mia Giunta abbiamo votato contro come avrebbe fatto qualsiasi romano. Addirittura si ipotizzava che aumentassi ancora la tassa dei rifiuti, mentre in azienda sarebbero continuati ad arrivare i premi a pioggia. Mi sono ribellata e non me ne pento. Continuano a gettare fango su di me ma io ho le spalle grosse e continuerà a difendere la mia città e i miei concittadini". E attacca: "Molto rumore per nulla. Indagano il governatore dell'Umbria Catiuscia Marini per concorsi truccati nella sanità; il sottosegretario della Lega Armando Siri per una presunta tangente di 30mila euro tra Sicilia e Liguria; il segretario del Pd e Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, per finanziamento illecito...ma parlano di me. Parlano di audio rubati in cui dico quello che direbbe qualsiasi altro cittadino di Roma". poi, in serata, ospite a Piazza Pulita, rincara la dose contro Salvini:"Sta chiedendo le dimissioni in ogni modo e in ogni caso. Forse vuole coprire quello che è successo oggi al suo sottosegretario Siri? Se invece di cambiarsi le felpe andasse a lavorare non farebbe danno - aggiunge -. Se mi dà la felpa da ministro dell'Interno per un giorno intanto vado a sgomberare CasaPound. È una delle prime cose che potrebbe fare".
L’indagine
Nell'indagine sui conti di Ama risulta indagato il dg del Campidoglio, Franco Giampaoletti, per il reato di tentata concussione. La vicenda riguarda i 18 milioni di credito per i servizi cimiteriali vantati da Ama, e proprio su questi crediti Bagnacani nel suo esposto sostiene di avere ricevuto pressioni per non inserirli nel bilancio della municipalizzata. Le altre persone finite nel registro degli indagati sono l'ex ragioniere del Comune, Luigi Botteghi e il capo ad interim della Governance, monitoraggio e controllo organismi partecipati Giuseppe Labarile. Nel corso dell'attività istruttoria i pm di piazzale Clodio hanno sentito già l'ex ad di Ama, Lorenzo Bagnacani e per due volte l'ex assessore all'Ambiente, Pinuccia Montanari, dimessasi proprio per la vicenda dei conti Ama.
Lega: se intercettazioni vere dimissioni Raggi
"Abbiamo appreso con sconcerto le ultime cronache relative all'amministrazione comunale di Roma e alla gestione di Ama. Notizie inquietanti che non possono lasciarci indifferenti: se quanto riportato dalle intercettazioni corrispondesse a verità, si tratterebbe di un fatto di gravità inaudita. Per rispetto delle regole interne del Movimento cui appartiene, sarebbe opportuno per il sindaco Raggi farsi da parte e presentare subito le dimissioni". Lo dichiarano Massimiliano Romeo, capogruppo Lega al Senato, e Riccardo Molinari, capogruppo Lega alla Camera. Il leader Matteo Salvini, intervistato a Porta a Porta, rincara la dose: "Io dico che Raggi non è più adeguata a fare il sindaco di Roma non per eventuali irregolarità, non faccio il pm e non faccio il giudice, decideranno loro se ci sono stati reati. Ma se un sindaco della città più importante d'Italia dice 'i romani fuori dalla finestra vedono la merda' e 'ho la città fuori controllo' è un giudizio politico il mio. Non sei in grado di fare il sindaco, lascia che qualcun altro faccia il sindaco".
M5S: "E' una goffa ripicca"
"E' una goffa ripicca la richiesta leghista di dimissioni del sindaco Raggi - afferma il M5S -. Goffa perché parte in un momento in cui peraltro non c'è nessuna notizia di indagine in corso, come scrive anche l'Espresso, mentre sull'indagine nei confronti di Siri sembra esserci la mafia di mezzo. Non scherziamo". A difendere la sindaca a spada tratta anche il vicepremier Di Maio: "Ho sentito Raggi oggi pomeriggio per chiedere spiegazioni e ripeto, sono sempre il primo a sbattere fuori chi si macchia di reati o chi sbaglia per casi gravissimi. Lei mi ha spiegato che l'azienda dei rifiuti ha un problema: che i dirigenti prendono bonus per gli utili e non perché c’è meno immondizia per strada; che i sindacati hanno usato le proteste per fare assenteismo e lei lo ha detto a un dirigente, dicendo che deve modificare il bilancio per come lo dicono i revisori dei conti", spiega Di Maio ospite di Rete 4. Poi sottolinea: "Io in quell'audio non vedo nessuno scandalo".
Consiglieri Pd occupano scranni giunta: "Raggi a casa"
La riunione dell'Assemblea capitolina è stata sospesa in seguito ad una protesta dei consiglieri dem dopo il nuovo caso Ama riesploso oggi. Gli eletti del Pd hanno 'occupato' gli scranni della giunta e della sindaca esponendo cartelli con su scritto: "Dimettiti", "Raggi a casa", "Chiediamo spiegazioni". I consiglieri democratici chiedono a gran voce la sindaca in Aula.