Il critico d'arte ricorda che la cattedrale è in larga parte il risultato dei restauri avvenuti nell'Ottocento dopo la rivoluzione francese, e afferma: "È perfettamente recuperabile". Poi attacca: "Basta retorica, bisogna distinguere tra le opere d'arte e le cartoline”
“È un dramma ma non una tragedia. Non è il Medioevo che è andato distrutto, è una ricostruzione moderna”. È questa l’opinione dello storico e critico d'arte Vittorio Sgarbi, intervenuto al programma televisivo Quarta Repubblica, l’incendio alla cattedrale parigina di Notre Dame. Intervenuto anche a Sky tg24, Sgarbi ha aggiunto che “l’ultima edificazione è del secondo ‘800, dal punto di visto storico-artistico e architettonico non è particolarmente importante. Così come è stata restaurata nell’Ottocento, potrà esserlo anche adesso”, ha spiegato ricordando che la cattedrale è andata completamente distrutta una prima volta durante la rivoluzione francese. E poi: “Non c’è un crimine, non c’è una violenza terroristica, non c’è un valore simbolico negativo” (LE FOTO PRIMA E DOPO - L'INTERNO DOPO IL ROGO – I PRECEDENTI - IL VIDEO DEL CROLLO).
"Perfettamente recuperabile"
Secondo Sgarbi “l'intervento dei pompieri è stato efficace. La guglia che è caduta è un'architettura del 1870. La tragedia è morale, sì, ma tutto è riparabile. Inoltre non ci sono morti, non c'è terrorismo”, ha ribadito a Quarta Repubblica. “È una tragedia legata a un simbolo perfettamente recuperabile. Non possiamo credere di non poter ricostruire qualcosa che è stato fatto nel 1800”. A chi gli fa notare il valore simbolico dell'evento, Sgarbi spiega: “All'interno non ci sono opere antiche, ci sono i muri e alcuni affreschi del secondo '800. Non è come una chiesa italiana che ha un palinsesto secolare. L'arredo è di strutture neogotiche, cose scenografiche ma nessun capolavoro. Ma cosa abbiamo perso di Notre-Dame? Ditemi un nome, ditemi un monumento, una statua, una scultura. La parte importante è nelle due torri, restate intatte”. Sgarbi conclude: “Basta retorica, bisogna distinguere tra le opere d'arte e le cartoline”.
"No a simbologie tragiche"
A Sky tg24, Sgarbi ha ricordato infine che il rogo scoppiato a Notre Dame “è stato un incendio assolutamente casuale, non c’è nulla che abbia a che fare con simbologie tragiche come ‘muore la civiltà cristiana’. Anzi ha generato la bella reazione della preghiera”, e le preghiere dimostrano proprio che “lo spirito cristiano non è morto”.