L’artista aveva 84 anni ed era malato da tempo. Ha iniziato la sua carriera come attore teatrale nel 1957, per poi approdare dieci anni dopo in Rai dove è diventato il mattatore di diversi programmi. Ha scritto numerosi libri, tra cui raccolte di poesie e aforismi
L’attore e scrittore siciliano Pino Caruso è morto ieri, 7 marzo, all’età di 84 anni. Malato da tempo, Caruso si è spento nella sua casa dei pressi di Roma. I funerali si svolgeranno domani.
La carriera tra tv e teatro
Nato il 12 ottobre 1934 a Palermo, Caruso ha debuttato nel mondo dello spettacolo al Piccolo Teatro del capoluogo siciliano il 16 marzo 1957 con un breve ruolo ne "Il giuoco delle parti" di Luigi Pirandello. Nel 1965 si trasferisce a Roma e nel 1967 per il Bagaglino debutta al Teatro Nuovo di Milano. L’anno dopo viene scritturato dalla Rai, per la trasmissione “Che domenica amici”. Negli anni 70 continua la sua carriera televisiva, tra varietà e programmi tv: nel 1979 al fianco di Ornella Vanoni con "Due di noi" poi nell'81 con Milva in "Palcoscenico" e l'anno dopo, 1982, è il mattatore di "Che si beve stasera?", su RaiDue. Caruso è considerato uno tra i primi artisti a legittimare la lingua siciliana nella televisione italiana. Sia per il grande che per il piccolo schermo ha all'attivo circa 30 film. Nel frattempo continua l'impegno teatrale, interpretando “Il don Giovanni involontario" di Vitaliano Brancati per il Teatro Stabile di Catania, mentre dal 1970 fino agli anni Novanta Caruso gira per varie stagioni l'Italia con due spettacoli che lo vedono anche autore dei testi, “Conversazione di un uomo comune” e “La questione settentrionale”.
Le sue opere per Palermo
Dal 1995 al 1997, su nomina del sindaco Leoluca Orlando, progetta e dirige "Palermo di scena", manifestazione d'arte e spettacoli che rilancia le attività culturali della città. E' direttore anche del Festino della svolta, nel 1995, trasformando la festa in onore della patrona di Palermo, Santa Rosalia, in rappresentazione teatrale.
La carriera da scrittore
Caruso, a partire dal 1969, ha scritto numerosi libri. Tra questi: la raccolta di poesie “Il silenzio dell'ultima notte” e la raccolta di aforismi, storie e ragionamenti “Appartengo a una generazione che deve ancora nascere”. Nel 2017 escono "Se si scopre che sono onesto, nessuno si fiderà più di me" e "Il senso dell'umorismo è l'espressione più alta della serietà".
Orlando: “Palermo perde un uomo straordinario”
"Palermo perde un concittadino straordinario, un uomo, un artista che ha contribuito alla rinascita della città, con la sua cultura, la sua ironia, la sua sagacia", ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, commentando la morte dell'artista. "Proprio negli anni della rinascita - aggiunge - dopo le terribili stragi del '92, contribuì con la sua forza e le sue idee a dare speranza ai palermitani e alla città: sue furono grandi intuizioni che sono rimaste nella tradizione culturale della città, come quella di un Festino che divenisse anche momento di spettacolo e gioia, oltre che di riflessione e fede. Lascia in tutti noi un grande dolore, ma certamente anche l'orgoglio di averlo conosciuto e di aver condiviso un pezzo importante della nostra strada".