Ex Ilva, il vento sparge polveri su Taranto. Chiesto incontro col Prefetto

Cronaca
Taranto, foto di archivio
ilva-taranto

La denuncia del movimento ambientalista "Taranto Libera": il vento “porta sulle case, in particolare nei quartieri del Tamburi e Borgo, polveri derivanti dal ciclo produttivo dello stabilimento siderurgico”

Il vento forte che in questi giorni soffia sulla città di Taranto trascina con sé polveri derivanti dal ciclo produttivo dello stabilimento siderurgico ex Ilva, oggi ArcelorMittal, con un enorme rischio per la salute dei cittadini. E’ quanto denuncia il movimento ambientalista “Taranto libera” che chiede un incontro urgente col prefetto Donato Cafagna.

La denuncia degli ambientalisti

Nella lettera inviata al Prefetto, gli ambientalisti Luciano Manna e Angelo Di Ponzio allegano una foto emblematica delle polveri del Siderurgico sollevate dal vento: ”Un mix micidiale di rifiuti e minerali, che si riversa sulla città, viene respirato dai cittadini e si posa su case, balconi e piantagioni limitrofe allo stabilimento. In queste condizioni non viene assicurato l'effetto della nostra Costituzione".

Rischi sanitari

Sul sito web del Comune di Taranto – osservano ancora dall’associazione “Taranto libera” - vengono annunciati come Wind days quelli del 12, 13 e 14 febbraio con le consuete precauzioni diramate con un documento della Asl di Taranto, ma nessuna istituzione, ad oggi, si è mai pronunciata in merito ai rischi sanitari che i cittadini incorrono a seguito dello spolverio del vento sui cumuli di rifiuti speciali stoccati all'aperto nella discarica Mater Gratiae e presenti nell'area parchi minerali". Manna e Di Ponzio chiedono dunque che la “Asl di Taranto si pronunci in merito a questa esposizione".

Il forte vento di questi giorni, spiegano, arriva a toccare i 60 km/h, e porta sulle case degli abitanti, e in particolare nei quartieri del Tamburi e Borgo, polveri derivanti dal ciclo produttivo dello stabilimento siderurgico.

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