I detenuti potranno videochiamare le loro famiglie con Skype: via libera del ministero
CronacaL’utilizzo del software per comunicare con i parenti è previsto da una circolare del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Si potranno effettuare fino a sei conversazioni al mese, al massimo di un’ora, sotto l'osservazione della polizia penitenziaria
Alcuni detenuti potranno videochiamare i loro familiari con Skype. Lo prevede una circolare del Dap, dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Dopo aver sperimentato l’uso del software, che consente di comunicare attraverso un pc e un collegamento internet, il Dap ha deciso di estenderne l'uso nelle carceri su larga scala. La normativa - rende noto il ministero della Giustizia - prevede però che non tutti all’interno del penitenziario potranno beneficiare di questa possibilità: accanto alla finalità affettiva risulta fondamentale, infatti, che tutto si svolga nella massima sicurezza.
Fino a sei videochiamate al mese di massimo un’ora
Dal punto di vista giuridico, infatti, la videochiamata - si legge anche sul sito del ministero della Giustizia - viene equiparata ai colloqui, anche per quanto riguarda autorizzazioni, durata e controllo. I detenuti, in linea generale, potranno fare fino a sei video-colloqui al mese, per la durata massima di un'ora. Per quelli in attesa di giudizio sarà necessaria l'autorizzazione dell'autorità giudiziaria.
I detenuti dovranno presentare richiesta
Prima di effettuare le videochiamate ai familiari, i detenuti dovranno presentare richiesta indicando l'indirizzo mail da contattare e allegando copia del certificato che attesta la relazione di convivenza o il grado di parentela. Il familiare o il convivente destinatario della chiamata dovrà, invece, assicurare (tramite autocertificazione) che parteciperanno al collegamento esclusivamente i soggetti indicati nella richiesta e autorizzati.
Come si effettueranno le videochiamate
Per il collegamento i detenuti saranno accompagnati in appositi locali degli istituti dove avranno a disposizione postazioni informatiche abilitate. Per assicurare, accanto alla riservatezza, anche condizioni di completa sicurezza, i colloqui si svolgeranno sempre sotto il controllo visivo del personale della Polizia Penitenziaria che da postazione remota potrà visualizzare le immagini che appaiono sul monitor del computer che sta utilizzando il detenuto. Nel caso di comportamenti non corretti del detenuto o dei familiari, il video collegamento verrà interrotto immediatamente con conseguente preclusione del servizio.