Si va verso l'emergenza sanitaria. I pm escludono il sequestro dell'imbarcazione. Alla fine della visita della delegazione pd, Orfini: "Presenteremo esposto in procura". L'Italia porta il caso alla Corte europea dei diritti dell'uomo. GLI AGGIORNAMENTI
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Esposto in procura contro Salvini e Toninelli
Abuso di potere e omissione di atti d'ufficio: sono i reati ipotizzati a carico di Matteo Salvini e di altri componenti del governo in un esposto dell'ex parlamentare Pd Stefano Passigli al procuratore capo di Siracusa sul caso della Sea Watch 3. Il costituzionalista imputa al ministro dell'Interno di avere "più volte rivendicato un suo esclusivo potere in materia di politica migratoria e di decisioni relative a specifici casi, ponendosi così in aperto contrasto con l'articolo 95 della Costituzione che attribuisce al presidente del Consiglio dei ministri la direzione e la responsabilità della politica generale del governo".
Passigli contesta a Salvini di non potere "impartire ordini - nella fattispecie la chiusura dei porti - che non gli competono e che semmai sono di competenza del ministro dei Trasporti". Ecco perche' Salvini avrebbe commesso "un abuso di potere". Il giurista attribuisce al ministro dei Trasporti Toninelli "l'omissione d'atti d'ufficio per la mancata risposte alle richieste d'attracco della Sea Watch".
Sulla Sea Watch si va verso un'emergenza sanitaria. Lo fa sapere il comandante della nave che spiega che, a breve, anche il terzo bagno sarà inutilizzabile. La notizia è arrivata mentre a bordo si stava svolgendo una visita di una delegazione del Pd costituita da Orfini e Martina che, di ritorno al porto, hanno fatto sapere di essere stati iscritti nel registro degli indagati per la loro iniziativa. Una notizia poi smentita dalla procura di Siracusa. "Riteniamo che quanto stia avvenendo è illegale. Saremo costretti a presentare domani un esposto alla procura della Repubblica perché riteniamo che la permanenza dei 47 persone in questo modo sia fuori da ogni norma. Per il rispetto dei diritti umani e delle leggi del nostro paese", ha aggiunto Matteo Orfini. A Roma, nel frattempo, davanti a Montecitorio, in centinaia si sono mobilitati per chiedere una soluzione per i profughi sulla nave. In mattinata la procura di Siracusa ha spiegato che l'imbarcazione non sarà sequestrata, perché non è stato commesso alcun reato. E L’Olanda ha confermato che non è intenzionata ad accogliere i profughi perché non è tenuta a farlo.
Verso l’emergenza sanitaria
Il comandante della Sea Watch ha comunicato via mail che i tre bagni usati dai 47 migranti salvati dalla nave e dalle 22 persone che compongono il personale dell'Ong tedesca starebbero per raggiungere la saturazione. Questo tipo di rifiuti - ha aggiunto - non può essere scaricato in quella zona mare non lontana dalla costa. Quindi è sempre più vicino il rischio di emergenza sanitaria.
Dopo la visita dei dem, Orfini: siamo indagati
Nel pomeriggio una delegazione del Pd è salita a bordo della Sea Watch. Non è stato semplice, perché un’ordinanza della Capitaneria di Porto, in mattinata, aveva stabilito lo stop alla navigazione nel tratto di mare fino a mezzo miglio dalla nave della Ong tedesca. Gli esponenti politici hanno spiegato di essere saliti per verificare le condizioni dei migranti di cui hanno chiesto ancora una volta lo "sbarco immediato". La loro presenza sul natante è stata possibile all'esito di una riunione in prefettura a Siracusa, nel corso della quale la delegazione dem ha ottenuto una deroga al divieto. Tra i parlamentati Maurizio Martina e Matteo Orfini che, di ritorno al porto, hanno fatto sapere di essere indagati per la visita alla nave. "Io e Maurizio Martina siamo appena rientrati in porto. Ora stiamo facendo l'elezione di domicilio perché a quanto pare siamo indagati per essere saliti sulla nave", ha scritto, su Twitter, il presidente del Pd Matteo Orfini che poi ha aggiunto: "Ci contestano la violazione di un dispositivo di polizia, noi riteniamo di non aver violato alcuna legge che quello che abbiamo fatto è nelle nostre prerogative parlamentari. Riteniamo al contrario che il governo stia commettendo alcuni reati". Per questo i dem si sono detti pronti a presentare un esposto in procura: "Quello che sta accadendo è grave e illegale"
Sit- in di protesta davanti a Montecitorio
Al grido di "Fateli scendere", centinaia di persone hanno manifestato davanti a Montecitorio per chiedere al governo di "offrire un porto sicuro in Italia alla Sea Watch, ripristinando il rispetto delle leggi e delle convenzioni internazionali". In piazza anche i promotori dell'appello "Non siamo pesci", che stanno raccogliendo migliaia di firme anche per chiedere "di istituire subito una commissione parlamentare di inchiesta sulle stragi nel Mediterraneo e di realizzare una missione in Libia". Tra i presenti e gli organizzatori della protesta, lo scrittore Sandro Veronesi, il deputato di Leu, Nicola Fratoianni, il vicepresidente della Camera, Ettore Rosato, il giornalista Gad Lerner, l'attrice Sonia Bergamasco, e il presidente dell'associazione "A buon diritto", Luigi Manconi, che ha spiegato: "Bisogna restituire a queste persone la loro dignità. Li si sta trattando come merce elettorale".
Orfini e Martina sarebbero indagati per la visita alla nave
Sea Watch, Pm Siracusa: nessun reato da comandante | Video Sky - Sky TG24 HD
video.sky.itVedi il video 'Sea Watch, Pm Siracusa: nessun reato da comandante' - Sky TG24 HDToghe progressiste: il divieto del governo viola la Costituzione
"Il divieto imposto dal governo ai migranti della Sea Watch di sbarcare in un porto italiano, per ricevere la necessaria assistenza ed esercitare il diritto di richiedere asilo e protezione, non solo costituisce un'inaccettabile violazione del principio di solidarietà che è base del patto sociale consacrato nella nostra Costituzione, ma integra una gravissima violazione degli obblighi imposti all'Italia sia dal diritto interno sia internazionale". La denuncia è di Area, l'associazione dei magistrati progressisti, secondo cui "primo" tra i principi violati è "quello imposto dalla Convenzione internazionale sulla ricerca e il soccorso in mare del 1979 (Convenzione SAR) e le Linee Guida IMO".
Anche la Cgil al sit-in di protesta davanti a Montecitorio
Cinquanta organizzazioni scrivono a Conte
Sea Watch, delegazione del Pd a bordo della nave | Video Sky - Sky TG24 HD
video.sky.itVedi il video 'Sea Watch, delegazione del Pd a bordo della nave' - Sky TG24 HDLegale Ong, salvataggi non si fanno in base a passaporto
"I salvataggi in mare o gli sbarchi nei nostri porti non si fanno in base ai passaporti delle persone". Salvatore di Pardo, il legale delle Ong che hanno ottenuto il pronunciamento del Tribunale dei Ministri contro il Matteo Salvini, contesta al titolare dell'Interno "atti non conseguenti a poteri di legge. Il paradosso – spiega - è che la situazione non tiene conto della situazione oggettiva ma della qualità delle persone. Se sul gommone vi fossero anche cittadini statunitensi, tedeschi o australiani - si domanda di Pardo - cosa farebbe Salvini? Blocca tutti o solo i nigeriani e i somali? Avremmo dovuto soccorrere alcuni sì e altri no in base al passaporto? Dal punto di vista delle nostre leggi, non cambia nulla se si tratta di americani o africani".
Bagni saturi, verso emergenza sanitaria su Sea Watch
Si profila un'emergenza sanitaria per la Sea Watch 3, ancorata a largo di Siracusa. Secondo quanto si apprende, il comandante della nave avrebbe comunicato con una mail che anche il terzo servizio igienico della nave nelle prossime ore potrebbe diventare inutilizzabile. I tre bagni usati dai 47 migranti salvati dalla nave e dalle 22 persone che compongono il personale dell'Ong tedesca starebbero per raggiungere la saturazione. Questo tipo di rifiuti non può essere scaricato in quella zona mare non lontana dalla costa.
“Non siamo pesci”: il sit in a Montecitorio. Raccolte oltre 7 mila firme
Oltre 7.000 le firme ricevute nel fine settimana per “Non siamo pesci”, l'appello promosso da Luigi Manconi e Sandro Veronesi con il collettivo #corpi. Tra gli altri hanno sottoscritto l'appello Elena Ferrante, Michela Murgia, Christian De Sica, Lawrence Ferlinghetti, Ficarra e Picone, Corrado Formigli, Luciana Littizzetto, Michele Serra, Dario Marianelli.
Nell'appello si chiede di "istituire subito una commissione parlamentare di inchiesta sulle stragi nel Mediterraneo e di realizzare una missione in Libia". Si chiede inoltre al Governo di "offrire un porto sicuro in Italia alla Sea Watch, che sabato scorso ha salvato 47 persone ripristinando il rispetto delle leggi e delle convenzioni internazionali, e soprattutto del senso della giustizia. A cominciare con il consentire alle navi militari e alle Ong che salvano le vite in mare di poter intervenire". Si vuole ricordare a tutti gli Stati europei "che la redistribuzione dei migranti si fa a terra e non in mare".
A Roma manifestazione contro stragi in mare | Video Sky - Sky TG24 HD
video.sky.itVedi il video 'A Roma manifestazione contro stragi in mare' - Sky TG24 HDSea Watch si difende: "Mai ricevuto risposte"
Sea Watch: “Tutti sani a bordo, sono un rischio per l'Italia?”
La bandiera gialla è stata innalzata dalla Sea Watch 3 sempre ferma al largo di Siracusa: nel codice nautico comunica all’autorità portuale che le persone a bordo sono in perfette condizioni di salute e si chiede pertanto il permesso di ormeggiare e sbarcare. "Siamo tutti in salute e tuttavia il divieto rimane per la Sea Watch ed i 47 naufraghi non possono scendere a terra: 47 persone in cerca di protezione sono davvero un rischio per la sicurezza nazionale?", scrive la ong tedesca in un tweet.
Zingaretti: "Siamo pronti a ospitare i minori"
I manifestanti: "Scendeteli". Salvini ironizza
"Scendeteli! L'Accademia della Crusca sarà d'accordo?". Lo scrive, sul suo profilo Twitter, Matteo Salvini, pubblicando anche la foto di uno striscione, mostrato da alcuni manifestanti in Sicilia, per chiedere lo sbarco dei migranti a bordo della Sea Watch.
Fiano: "Così si fa opposizione"
Il tweet del deputato del pd che appoggia l'iniziativa del suo partito. "Così - scrive - si fa opposizione alla disumanità e a questo governo".
La Caritas: "Pronti a farci carico dei minori"
La delegazione Pd sale a bordo
La delegazione dei parlamentari del Pd è salita a bordo della Sea Watch. Gli esponenti politici spiegano che sono saliti per verificare le condizioni dei migranti di cui chiedono ancora una volta lo "sbarco immediato". La loro presenza sul natante è l'esito della riunione alla prefettura di Siracusa, dopo l'ordinanza di stamane che aveva deciso lo stop alla navigazione nel tratto di mare fino a mezzo miglio dalla nave della Ong tedesca con a bordo 47 migranti: decisione che aveva bloccato stamane la "staffetta democratica" dei dem. Nel primo pomeriggio la deroga che ha aperto alla svolta. Tra i parlamentati Maurizio Martina, Matteo Orfini e Davide Faraone.