Morto durante un controllo a Empoli, Anm: “Parole Salvini inopportune”

Cronaca
Il luogo del decesso del cittadino tunisino a Empoli. Foto: Ansa
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Il ministro dell’Interno, parlando del decesso di un cittadino tunisino nel corso di una attività di polizia, aveva detto: “Buon sabato ai poliziotti che hanno ammanettato un violento che poi purtroppo è stato colto da arresto cardiaco”

Ieri il ministro Matteo Salvini, in una diretta su Facebook, si era congratulato con la polizia che aveva “ammanettato un violento, un pregiudicato che poi purtroppo è stato colto da arresto cardiaco”. Oggi la Giunta dell’Anm, associazione nazionale magistrati, ha sottilineato che queste dichiarazioni “rese a seguito del decesso di un cittadino tunisino nel corso di una attività di polizia appaiono inopportune e non rispettose delle prerogative della magistratura”.

“Necessario attendere la conclusione degli accertamenti”

L’Anm ha spiegato che “sarebbe stato necessario attendere la conclusione dei doverosi accertamenti che stanno coordinando i magistrati, gli unici ad essere competenti, sulla base di rigidi parametri costituzionali, a dirigere le attività investigative in corso volte all'accertamento dei fatti”.

Il post di Salvini

Sul proprio profilo Facebook, invece, ieri il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva commentato l'accaduto dicendo: “Buon sabato ai poliziotti che a Empoli facendo il loro lavoro hanno ammanettato un violento, un pregiudicato che poi purtroppo è stato colto da arresto cardiaco. Se i poliziotti non possono usare le manette per fermare un violento, ditemi voi cosa dovrebbero fare, rispondere con cappuccio e brioche?”.

Il fermo del 31enne

A Empoli il 17 gennaio, un 31enne di nazionalità tunisina avrebbe dato in escandescenze in un money transfer dopo che il titolare gli aveva rifiutato una banconota di 20 euro temendo fosse falsa. Poi, durante i controlli degli agenti, è stato colpito da un malore ed è morto.

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