Chiara Alessandri, 44 anni, ha ammesso di aver ucciso Stefania Crotti, ma non di aver bruciato il corpo della vittima che è stato trovato nelle campagne di Erbusco (Brescia), la sera del 18 gennaio. Il legale: "Non aveva premeditato nulla"
Chiara Alessandri ha ammesso di aver ucciso Stefania Crotti, il cui corpo è stato ritrovato carbonizzato la sera del 18 gennaio nelle campagne di Erbusco, nel Bresciano. La 44enne, che secondo le indagini avebbe avuto una relazione segreta con il marito della vittima, però non ha ammesso di aver bruciato il cadavere. I particolari emergono dall'interrogatorio, avvenuto nella notte in procura a Brescia, di Alessandri che è stata sottoposta a fermo e accusata di omicidio e di distruzione di cadavere. Il difensore della donna fermata ha spiegato che l'incontro tra le due "c'è stato", ma che la sua assistita "non aveva alcuna intenzione di uccidere. Non aveva premeditato nulla".
L'incontro tra le due donne e l'omicidio
Il legale ha poi precisato che l’incontro tra le due donne ha avuto luogo “perché Chiara Alessandri voleva chiarire i rapporti personali con Stefania Crotti visto che avevano i figli che frequentavano la stessa scuola e perché il paese continuava a parlare della relazione tra la mia cliente e il marito della vittima". L'incontro tra le due donne è avvenuto a casa di Chiara Alessandri. La donna, da quanto riferito, ha utilizzato un martello per colpire la vittima. L'oggetto è stato trovato sotto il corpo carbonizzato.
Il ritrovamento del cadavere
A trovare il cadavere di Stefania Crotti è stato un ciclista di passaggio che, dopo aver notato il corpo nell'erba, ha dato l’allarme. La donna era scomparsa alla fine di una giornata di lavoro, e la sua auto era stata trovata fuori dall'azienda in cui era impiegata.