Il primo cittadino Michele De Pascale ha confermato che, dopo le scosse avvertite nella notte in tutto il Nord-Est, le scuole resteranno chiuse per permettere i controlli agli edifici: “Al momento non ci sono state richieste di soccorso né danni, se non di lieve entità”
“Un grandissimo spavento, è l’evento sismico maggiore degli ultimi 30 anni nel nostro territorio”. Così, ai microfoni di Sky Tg24, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale parla della scossa di terremoto di magnitudo 4.3 che, poco dopo la mezzanotte di oggi, è stata registrata in mare a 11 chilometri dalla città romagnola e avvertita in tutto il Nord-Est ed è stata poi seguita, alle 00.29, da un’altra scossa di magnitudo 3. Inizialmente la prima scossa era stata indicata di magnitudo 4.6 ma, spiega l'Ingv dopo il ricalcolo, "la prima stima provvisoria è relativa alla Magnitudo locale ed è quella fornita in automatico dai sismometri" che viene poi rielaborata dai sismologi che forniscono la stima della Magnitudo momento, "considerata più attendibile".
Oggi scuole chiuse per controlli agli edifici
“Molte persone si sono riversate per strada perché la paura è stata tanta e la dinamica a mare ha determinato un fortissimo rumore, un fortissimo boato - ha detto il primo cittadino di Ravenna - Al momento non ci sono state richieste di soccorso né danni, se non di lieve entità, però abbiamo disposto la chiusura delle scuole in tutto il Comune perché nel corso della mattinata saranno fatte tutte le verifiche a tutti gli istituti scolastici”. Il sindaco ha poi invitato i cittadini a “mandare qualsiasi segnalazione su qualsiasi anomalia alla polizia municipale o alla protezione civile del nostro Comune perché erano tre decenni che non c’era un evento di questo tipo nel nostro territorio”.
Le scosse
La prima scossa di magnitudo 4.3 è stato registrato è stata registrata dall’Ingv a mezzanotte e 3 minuti, la seconda (magnitudo 3) alle 00.29. Nella notte ci sono state tre lievi repliche sulla costa della Romagna, di magnitudo comprese tra 2 e 2.2. La scossa più forte è stata avvertita in tutto il Nord-Est, specialmente in Veneto, dove non si registrano danni. La zona, ha spiegato l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è considerata ad alta pericolosità sismica.