Istituto Superiore Sanità, il presidente Walter Ricciardi si dimette: "Torno alla ricerca"

Cronaca

La decisione anticipa di vari mesi la scadenza prevista per l’incarico. "Lascio un Istituto risanato e riorganizzato", scrive su Twitter. Il ministro Grillo accetta le dimissioni e annuncia: "Il primo gennaio nomineremo un commissario"

Il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), Walter Ricciardi, si è dimesso. Dopo oltre 4 anni alla guida del maggiore istituto di ricerca sanitaria italiano, Ricciardi ha rassegnato le dimissioni al ministro della Salute Giulia Grillo, anticipando di vari mesi la scadenza prevista dell'incarico, fissata ad agosto 2019. Il ministro ha accettato le dimissioni. Nel luglio 2014, Ricciardi è stato nominato commissario dell'Iss e un anno dopo, a settembre 2015, l'allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin lo nominò presidente. L'incarico ha una durata di 4 anni.

L’annuncio su Twitter

Lo stesso Ricciardi ha annunciato le dimissioni via Twitter: "Dopo 4 anni e mezzo di lavoro intenso e appassionante lascio un Istituto Superiore di Sanità risanato e riorganizzato e con 473 unità di personale stabilizzate - scrive - Auguri per continuare ad essere una risorsa essenziale per il Paese". In una nota poi Ricciardi aggiunge: "Ritorno alle attivita' di ricerca, d'insegnamento e professionali con le quali penso di poter contribuire in modo produttivo allo sviluppo scientifico, economico e sociale del Paese". 

Ministro Grillo: "Accetto dimissioni, commissario da 1 gennaio"

"Accetto le dimissioni del professor Ricciardi dalla presidenza dell'Istituto Superiore di Sanità", scrive in una nota il ministro della Salute Giulia Grillo. "Oggi abbiamo ricevuto la sua lettera. Ero a conoscenza da qualche settimana della sua volontà che rispetto", aggiunge. "Il presidente lascerà l'incarico dal primo gennaio e contestualmente nomineremo un commissario per assicurare il funzionamento della macchina amministrativa, perché è necessario garantire continuità operativa all'Istituto, che è un fiore all'occhiello del nostro Paese".

Seguirà probabile bando pubblico

Una fase commissariale, per assicurare l'ordinaria amministrazione, a cui dovrebbe seguire un bando pubblico di nomina. Per il maggiore istituto di ricerca sanitaria potrebbe prospettarsi una nomina per il futuro presidente attraverso bando pubblico, come già accaduto, per decisione del ministro della Salute Giulia Grillo, per l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa)

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