La campionessa paralimpica mondiale ed europea di fioretto premiata alla Camera con l"Innovation Leader Award", promosso dall'Associazione Nazionale Giovani Innovatori. “Non ho mai dimenticato quanto sia importante lo studio”, dice l'atleta
"Mi piacerebbe un domani poter essere chiamata a guidare il Coni". A dirlo è la schermitrice Bebe Vio, campionessa paralimpica mondiale ed europea di fioretto individuale, premiata oggi alla Camera con l’"Innovation Leader Award", promosso dall'Associazione Nazionale Giovani Innovatori (LA SUA FOTOSTORIA).
Bebe: "Non ho mai dimenticato lo studio"
"Studio comunicazione a Roma e la mia fortuna è quella di poter costruire il mio sapere giorno per giorno – ha raccontato Bebe Vio - tra le tante ore di allenamento e sacrificio e quelle impiegate nello studio universitario, con un confronto straordinario con le mie colleghe provenienti da ogni parte del mondo". "Nel mio caso, la passione si è tramutata in un lavoro, ma non ho mai dimenticato quanto sia importante lo studio e completare il mio percorso per affrontare le nuove sfide una volta terminata l’attività agonistica. In questo i miei genitori sono fondamentali, siamo una squadra affiatata", ha spiegato.
Chi è Bebe Vio
"Bebe rappresenta un modello di vita e un esempio per tutti noi", ha detto il Presidente Angi Gabriele Ferrieri, nel premiare la giovane atleta. La campionessa paralimpica, 21 anni, ha iniziato a praticare la scherma a cinque anni e mezzo. Nel 2008, a 11 anni, è stata colpita da una meningite fulminante che ha portato all’amputazione di avambracci e gambe. A un anno dalla malattia, Bebe Vio ha deciso di ricominciare con la scherma. L’ultimo trionfo, l’11 novembre scorso, quando ha trascinato l’Italia alla vittoria della Coppa del Mondo a squadre di scherma paralimpica a Tbilisi, in Georgia.