L'iniziativa è stata lanciata dalla vicepresidente della Camera Mara Carfagna: tutti sono invitati a partecipare postando sui social una foto o un video con un segno rosso sotto l'occhio e usando l'hashtag #nonènormalechesianormale. Tanti i volti noti che hanno aderito
“Non è normale che sia normale”: è il grido lanciato dalla nuova campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, presentata a Montecitorio dalla vicepresidente della Camera Mara Carfagna, in occasione della giornata dell'Onu contro la violenza sulle donne prevista per il 25 novembre (I DATI DEI FEMMINICIDI NEL 2018). La campagna coinvolgerà social, web, giornali e televisione, con dei video in cui personaggi noti si fanno un segno rosso contro la violenza sotto l'occhio. "Diamo voce a chi la voce ormai l’ha persa", ha scritto Carfagna su Twitter postando il video di lancio della campagna.
"Una piaga, numeri impressionanti"
Si tratta di una campagna bipartisan che ha visto partecipare alla presentazione esponenti di tutti gli schieramenti politici, da Maria Elena Boschi a Giulia Bongiorno, da Isabella Rauti a Maria Edera Spadoni. Presente anche Nunzia Ciardi, direttore della Polizia Postale. "Quando parliamo di violenza sulle donne tutti noi sappiamo di cosa si tratta. È una vera e propria piaga come l'ha definita il presidente Mattarella", ha detto Carfagna durante la presentazione nella sala della Lupa alla Camera dei deputati. La vicepresidente della Camera spiega la scelta dello slogan: "Ogni 3 giorni una donna viene uccisa da chi diceva di amarla. Una donna su tre subisce violenza. È un numero impressionante, ecco perché sono arrivata a pensare che non è normale che sia normale".
Carfagna: "Serve una rivoluzione culturale"
Sull'iniziativa bipartisan, Carfagna ha detto durante la presentazione: “Noi donne siamo state capaci di superare gli steccati politici, è una battaglia lunga, bisogna cambiare la testa delle persone, serve una rivoluzione culturale”. La vicepresidente della Camera spiega di aver presentato “un emendamento per istituire un ulteriore fondo per assistere le famiglie affidatarie di orfani di femminicidio. Invitiamo tutti a unirsi all'onda e diffondere il messaggio”. Chiunque può contribuire coinvolgendo amici e conoscenti sulle piattaforme social e sul web. “Non basta più discutere tra addetti ai lavori, oggi bisogna aprirsi, sviluppare in maniera positiva le potenzialità della rete”, continua Carfagna, “perché se ne parli in famiglia e nei luoghi di lavoro. Si tratta di un tema drammaticamente diffuso e vicino a tutti noi".
Sui social l'invito a usare l'hashtag #nonènormale
Tra le celebrità che hanno aderito alla campagna ci sono Fiorello, Maria Latella, Barbara D'Urso, Maria Grazia Cucinotta, Vincenzo Salemme, Paola Turci, Claudia Gerini, Alessandro Borghi e Alessandro Roia. Sul palco si sono succedute le interviste, tra gli altri, a Giovanni Palmieri, padre di una vittima di femminicidio, e a Filomena Lamberti, alla quale il marito ha gettato addosso l'acido sfigurandola. Carfagna ha invitato tutti a postare sui social l'hashtag #nonènormalechesianormale.