Fuscaldo, sindaco arrestato per corruzione e tentata concussione

Cronaca
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Gianfranco Ramundo, primo cittadino del centro dell'Alto Tirreno cosentino, è stato fermato dai finanzieri del Comando provinciale di Cosenza. Arrestati anche altri componenti dell'amministrazione comunale tra cui il vicesindaco e un assessore

Il sindaco di Fuscaldo (centro dell'Alto Tirreno cosentino), Gianfranco Ramundo, è stato arrestato dai finanzieri del Comando provinciale di Cosenza nell'ambito di un'operazione coordinata dalla procura della Repubblica di Paola. L'accusa è di corruzione e tentata concussione. Nell'operazione della Gdf sono coinvolte, complessivamente, 14 persone. Oltre al sindaco, sono stati arrestati anche altri membri dell'amministrazione comunale, tra cui il vicesindaco e un assessore. Coinvolti anche un funzionario pubblico, alcuni imprenditori e un professionista.

Gdf: "Un collaudato sistema corruttivo"

I reati contestati agli indagati, oltre alla corruzione e alla tentata concussione, sono, a vario titolo, "indebita induzione a dare o a promettere, peculato, turbative di gare pubbliche e di procedimenti di scelta dei contraenti della Pubblica Amministrazione e falso ideologico". Nello specifico, l'inchiesta si concentra su appalti e affidamenti diretti e coinvolge non solo il comune di Fuscaldo, ma anche quello di Cosenza. L’elemento di collegamento fra i due enti locali cosentini sarebbe la figura di un funzionario, dipendente a tempo indeterminato del comune di Cosenza e autorizzato a esercitare part-time le funzioni di responsabile di settore anche a Fuscaldo. Le indagini, come riferisce la Gdf, hanno consentito di accertare "l'esistenza di un collaudato sistema corruttivo e di collusioni nella gestione della cosa pubblica radicato nei due enti locali e alimentato da abituali condotte illecite” di pubblici ufficiali e imprenditori. Il sistema ha coinvolto la gestione di molti appalti pubblici e affidamenti diretti dei due comuni in vari ambiti: lavori, servizi e forniture, per un valore complessivo di oltre 7 milioni e mezzo di euro.

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