Violenza perpetrata ai danni più spesso delle donne ma che investe anche gli uomini. Ne parliamo stasera ad Hashtag24, l'attualità condivisa.
Tante, troppe le donne vittime di stalking, oggetto ossessivo di comportamenti persecutori. Dai messaggi alle telefonate insistenti ai pedinamenti fino alle minacce e, nel peggiore dei casi, ai femminicidi. Una moltitudine costituita da 3 milioni 466 mila italiane che nella vita si sono imbattute in questa piaga inflitta da ex partner, conoscenti o perfetti sconosciuti. Una violenza diffusa mentre la percentuale di chi denuncia risulta ancora bassa: il 78% delle vittime non si è rivolta ad alcuna istituzione né ha cercato aiuto presso centri specializzati. Numeri dietro ai quali, nel tempo, si celano la rottura del rapporto uomo-donna e la fragilità della gestione familiare con un aumento della violenza domestica: 149 le donne vittime di femminicidi nel 2016, di cui 111 a opera di un componente della famiglia. Realtà che ogni giorno ci obbliga al confronto con casi di cronaca sconcertanti. Basti pensare al calvario subito da personaggi noti come l’Eurodeputata di FI Lara Comi oppure la conduttrice televisiva Michelle Hunziker, perseguitate da anni da uno stalker.
L'introduzione della Legge sullo Stalking
Se è vero che dopo l’introduzione della Legge 38 del 2009, che ha introdotto nel codice penale italiano il reato di stalking, si sono fatti passi avanti soprattutto con l’aumento delle condanne passate da 35 sentenze nel 2009 a 1.601 nel 2016, tuttavia resta ancora molto da fare. Tanto più se si considera che le donne sono più esposte degli uomini a questo tipo di reato: nel 2016 la percentuale di vittime di sesso femminile è stata pari al 73,64% mentre quella relativa agli uomini colpiti da stalking è stata del 26,36%.