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Salvatore Mannino, lo smemorato di Pisa confessa: "Ho inventato tutto"

Cronaca
(Foto: Fotogramma)

L’imprenditore scomparso da Lajatico il 19 settembre e poi ritrovato in Scozia ha spiegato di aver architettato tutto, compresa la finta perdita di memoria, per far capire alla sua famiglia cosa volesse dire stare senza di lui

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Sono passati 41 giorni dalla sua “scomparsa” ma finalmente l’ha ammesso: ho fatto finta. Salvatore Mannino, il 52enne ritrovato in Scozia un mese dopo essere sparito da Lajatico, in provincia di Pisa, ha confessato di aver architettato tutto: il malore a Edimburgo, la perdita di memoria, l'incapacità di comprendere e parlare l'italiano e quella di ricordare chi fossero i suoi familiari, la moglie e i figli. L’uomo, riporta la Repubblica, ha spiegato di aver organizzato la messinscena perché voleva far capire alla sua famiglia cosa volesse dire ritrovarsi all'improvviso senza di lui: non intendeva scappare ma dimostrare di essere fondamentale, e recuperare il suo ruolo in casa, forse anche perché schiacciato dalla presenza della suocera.

La scomparsa

I sospetti su Mannino erano sorti da qualche tempo. I medici sono riusciti a farlo confessare dopo una settimana che tentavano di spingerlo a dire la verità, ma intanto i carabinieri avevano già iniziato a indagare su di lui prendendo in considerazione, prima di tutto, i problemi legati al lavoro. Ma alla fine è stato lui stesso a raccontare il suo piano, iniziato il 19 settembre scorso quando l’imprenditore se n’è andato di casa lasciando 10mila euro e un biglietto (scritto con un codice cifrato) nel quale chiedeva scusa. A quel punto la moglie ha lanciato l’allarme e sono scattate le ricerche.

La fuga a Edimburgo e la finta perdita di memoria

Mannino, una volta lasciata Lajatico, è andato a Edimburgo dove il 20 settembre è stato trovato nella cattedrale di St. Giles a terra, dopo un malore, a questo punto, falso. Non aveva documenti, così in ospedale hanno chiesto informazioni a lui. Il 52enne però ha finto di non essere in grado di dire chi fosse e ha parlato esclusivamente in un inglese di base. Dopo diversi giorni la notizia di dove fosse è arrivata in Italia e il 16 ottobre la moglie l’ha raggiunto insieme al più grande dei suoi quattro figli, 18 anni, e dalla cugina. Ma anche di fronte a loro, Mannino ha finto di non capire e di non parlare italiano: " Lajatico? - ha detto - Io amo le grandi città piene di gente, non posso vivere in un little village". 

Il ricovero in Italia e la confessione

Dopo una settimana, il 23 ottobre, Mannino è stato riportato a Pisa ed è stato ricoverato in psichiatria. Nel reparto però le persone hanno iniziato ad accorgersi che in realtà capiva l'Italiano, anche se continuava a parlare solo inglese con accento pisano. Poi ha ricominciato a esprimersi nella nostra lingua, ma continuava a fingere di non ricordare e di non riconoscere i familiari. I medici diventavano sempre più scettici, e nel mentre è emerso che prima di scomparire aveva cercato su Internet il meteo di Edimburgo e informazioni su argomenti come la simulazione di identità. Alla fine, messo alle strette, dopo più di un mese dalla sua fuga ha raccontato tutto.