Ronda razzista contro migranti: due arresti a Brindisi

Cronaca
Foto d'archivio (Fotogramma)
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La Polizia ha fermato un uomo di 35 anni e uno di 42, residenti nella città pugliese, ritenuti responsabili di un’aggressione avvenuta lo scorso 19 ottobre nei confronti di due ragazzi stranieri picchiati con mazze da baseball. Contestata l'aggravante dell'odio razziale

Due persone sono state arrestate dalla polizia perché ritenute responsabili dell'aggressione a sfondo razzista avvenuta il 19 ottobre scorso contro due stranieri, un ghanese e un senegalese, a Brindisi. I destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare sono due residenti nella città pugliese di 35 e 42 anni. Le due vittime erano state colte di sorpresa per strada e picchiate con mazze da baseball.

Contestata l'aggravante dell'odio razziale

Dopo l'arresto, ai due giovani arrestati è stata anche contestata l'aggravante dell'odio razziale. Gli inquirenti ipotizzano infatti che l'aggressione sia stata una rappresaglia per due episodi che si erano verificati in città quella stessa mattina e che coinvolgerebbero altri migranti che nulla però avevano a che fare con i due picchiati nelle ore successive. Il primo episodio è un tentativo di violenza sessuale denunciato da una quindicenne che aveva indicato tre giovani stranieri di colore come suoi aggressori. Il secondo episodio riguarda un altro straniero che aveva danneggiato alcune autovetture parcheggiate per strada.

L’aggressione ai due ragazzi

La notizia della ronda razzista era stata resa nota dal 'Forum provinciale per cambiare l'ordine delle cose'. Uno dei due feriti è il segretario della comunità cittadina del Ghana, che vive e lavora a Brindisi da diversi anni, sorpreso mentre andava al lavoro. L'altra vittima dell'aggressione è un ragazzo del Senegal, residente in un dormitorio e picchiato mentre andava alla Caritas. Avevano riportato ferite giudicate guaribili entro 30 giorni. In quella stessa serata ci fu un terzo tentativo di aggressione ad un altro migrante che si sarebbe salvato grazie all'intervento di un passante. Le indagini sono state condotte dalla Digos della questura di Brindisi.

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