L'evento velico più grande al mondo è arrivato alla sua cinquantesima edizione, quest'anno si affrontano temi sociali e ambientali con il coinvolgimento dei velisti nella salvaguardia del mare.
di Chiara Puglisi
Edizione da record e dal forte sentimento politico e sociale per la Barcolana 2018. Dal Manifesto "We're all on the same boat" che richiama ognuno di noi alla responsabilità sociale all'appello di Clean Sea Life per sensibilizzare alla salvaguardia del nostro bene più prezioso: il mare. Vittoria per i fratelli triestini Furio e Gabriele Benussi e della loro imbarcazione Spirit of Portopiccolo, arrivati al terzo successo consecutivo. Al momento del colpo di cannone che ha sancito la vittoria di Spirit of Portopiccolo sulle rive cittadine c’è stato l’applauso delle oltre 200 mila persone presenti.
Il Manifesto
"We're all on the same boat" - siamo tutti sulla stessa barca - questo il messaggio che Marina Abramovic ha scelto di dedicare ai partecipanti, agli amanti del mare e al pubblico della 50ma edizione di Barcolana. Nelle intenzioni dell’artista serba il messaggio, semplice ed efficace, ha una valenza prevalentemente ecologista; la celebre performer compare in piedi in uniforme, con un chiaro riferimento a un’estetica rivoluzionaria, all’interno di una struttura grafica caratterizzata dai colori e dall’elaborazione del logo di “Barcolana”. Abramovic impugna una bandiera bianca con lo slogan scritto in rosso e invita con decisione a un impegno in difesa del Pianeta, del mare e, più in generale, di un bene comune attraverso la solidarietà reciproca e lo spirito di squadra di cui la vela è la perfetta metafora. Non si sono fatte attendere le polemiche da parte della giunta triestina di centrodestra che ha letto nell’opera di Marina Abramovic un’allusione al problema delle migrazioni nel Mediterraneo e, di conseguenza, una critica esplicita alle politiche dei respingimenti dell’attuale governo. L’opera è stata difesa dai promotori ed utilizzata come manifesto dell’edizione 2018 della Barcolana.
L'appello di Clean Sea Life
A Trieste, tra i partecipanti della regata, anche la vela di Mediterranea la piattaforma delle associazioni e delle realtà politiche e sociali impegnata in questi giorni con la nave Mare Jonio in una missione di monitoraggio nel Mediterraneo centrale. Grande attenzione in questa edizione alla salvaguardia del mare: Clean Sea Life e A2A Pendragon, insieme ad alcuni dei più grandi velisti italiani, hanno lanciato un appello #NothingOverboard, una campagna di pulizia di coste e fondali d’Italia per contrastare l’accumulo dei rifiuti marini lungo le coste italiane, rilanciato da molti velisti presenti a Trieste. Anche Marevivo ha deciso di essere presente alla storica regata e, proprio a Trieste, hanno presentato la App "Occhio al Mare" Raffaella Giugni, responsabile relazioni istituzionali di Marevivo spiega la presenza dell’associazione alla Barcolana: "La nostra presenza alla Barcolana, che quest'anno ha deciso di essere a impatto zero, intende sottolineare come il mare non sia solo sede delle attività nautiche o di svago ma la più importante risorsa del Pianeta che deve essere tutelata”.
Trieste rivive la storia
Sold out da mesi per la città di Trieste che vive un week end di sport e di storia grazie anche alla possibilità di salire a bordo dell’ Amerigo Vespucci, la “nave più bella del mondo” come fu definita nel 1962 dalla plancia della portaerei USS Independence incrociata nel Mediterraneo. La nave scuola della Marina Militare più anziana in servizio, varata nel febbraio del 1931 nel cantiere navale di Castellamare di Stabia, oltre a formare i cadetti dell'Accademia navale di Livorno, lo storico veliero ogni anno ospita a bordo migliaia di visitatori, resterà nel Golfo di Trieste fino a domani.