Scuole sicure, a Campobasso 18 chiusure in 8 anni: edifici non a norma

Cronaca

"La tragedia di San Giuliano ha inciso sulle sensibilità delle persone e dell’amministrazione", spiega il sindaco Antonio Battista. Alcuni edifici non in regola con norme antisismiche e antincendio, altri con quelle di sicurezza statica. Ora nuovo stanziamento di fondi

Diciotto scuole chiuse in otto anni. È quanto è accaduto a Campobasso, dove gli ultimi due sindaci sono stati costretti a emanare le ordinanze di chiusura dopo che è stato certificato che gli edifici erano a rischio. Alcuni non erano in regola con le norme antisismiche e antincendio, altri con quelle di sicurezza statica. "La tragedia di San Giuliano ha inciso sulle sensibilità delle persone e dell’amministrazione", ha spiegato ai microfoni di Sky tg24 il sindaco Antonio Battista. “Certi fatti devono colpire, nel produrre una classe politica sempre più sensibile”, ha aggiunto. Il ricordo va al 31 ottobre 2002, quando nel vicino paese di San Giuliano di Puglia, a seguito di un terremoto, morirono 27 bambini e una maestra seppelliti sotto le macerie di una scuola appena ampliata senza seguire i criteri di sicurezza.

L’aiuto dell’università e dei privati

Secondo quanto rivelato ieri dal Corriere della Sera, i restanti edifici scolastici a norma, tre dei quali di nuova costruzione, non sono però sufficienti ad accogliere tutti gli studenti di Campobasso, che tra asili, elementari, medie e superiori sono 4.598. Così il primo cittadino ha chiesto aiuto all'università, nelle cui aule hanno trovato posto 400 studenti, mentre gli altri sono stati distribuiti tra la Casa dello studente, in un edificio privato e in una palazzina della zona industriale e artigianale. La giunta ha deciso inoltre di dirottare a favore delle scuole 11 milioni di euro destinati alla mobilità e 6 milioni ricavati dalla vendita di alcuni immobili comunali, ai quali vanno aggiunti i 3,3 milioni del bando “scuole innovative” finanziati dall’Inail.

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