L’uomo è deceduto a 63 anni mentre si trovava in compagnia di una escort di 23 anni. Famoso fin dagli anni ’70, lavorava come buttadentro in un noto locale della riviera romagnola e si vantava di aver sedotto nel corso dei decenni migliaia di turiste
Conosciuto come “il re dei vitelloni” o “il re dei playboy” romagnoli, Maurizio Zanfanti, soprannominato “Zanza”, è morto a 63 anni, colpito da un malore mentre era in compagnia di una 23enne. Zanfanti era noto sin dagli anni ’70, famoso buttadentro del “Blow Up”, locale riminese dove è nata la sua fama di latin lover. Raccontava infatti di aver avuto rapporti con migliaia di turiste.
Morto mentre era appartato con una 23enne
Secondo quanto riportato dalla stampa locale, Zanfanti è deceduto nella notte tra il 25 e il 26 settembre in una zona di Rimini dove possedeva un terreno agricolo. L’uomo si sarebbe appartato in auto con una escort, una giovane dell’Est Europa di 23 anni. Sarebbe stata poi lei a chiamare i soccorsi quando Zanfanti ha accusato il malore, rivelatosi fatale. Sul posto sono intervenute anche le forze dell'ordine per gli accertamenti del caso.
La fama di latin lover
La fama di playboy di Zanfanti iniziò negli anni ’70, quando la riviera romagnola e i locali notturni erano affollati da turiste svedesi, francesi, inglesi, tedesche. “Penso di aver fatto più promozione turistica io per Rimini di cento agenzie”, si vantava nel 2015 in una intervista al Resto del Carlino. In quello stesso articolo, Zanfanti elencava le sue conquiste che, a suo dire, raggiungevano una media di 150-170 amanti a stagione. Per queste sue qualità di latin lover italiano, Zanza divenne famoso anche all’estero al punto che, negli anni ’80, la Bild, uno dei più importanti quotidiani tedeschi, decise di scrivere un articolo su di lui.