È accaduto a Lago, piccolo centro calabrese. Il sacerdote si è difeso affermando che il ricavato sarebbe servito per pagare i debiti del santuario. L'Arcivescovo: "Chieda scusa alla comunità"
Il parroco del Santuario della Madonna delle Grazie si sarebbe impossessato dell'oro custodito in chiesa e lo avrebbe venduto. È successo a Lago, un piccolo centro in provincia di Cosenza. Il ricavato della vendita sarebbe stato di circa 30mila euro.
Condanna dall'Arcivescovo
La vendita sarebbe avvenuta senza il permesso delle autorità ecclesiastiche. Il sacerdote, secondo quanto si è appreso, avrebbe ammesso i fatti, giustificando la propria azione con la necessità di sanare i debiti della parrocchia. Un gruppo di fedeli ha denunciato i fatti all'Arcivescovo, monsignor Francesco Nolè. Che ha prima avviato un'indagine ed è poi intervenuto con un comunicato diffuso dalla Curia. Nolé si è detto "sorpreso e amareggiato per quanto è accaduto nella comunità di Lago, divisa e provata da alcune decisioni che il parroco avrebbe messo in atto senza consultare i superiori, né chiedere i permessi dovuti alle competenti autorità ecclesiastiche". L'Arcivescovo, nella nota, ha invitato il parroco "ad un atto di umile responsabilità nel chiedere pubblicamente scusa alla comunità".