Genova, Santoro lascia la commissione. Scontro sulla ricostruzione

Cronaca
(Getty Images)

Il dirigente, indagato, si dimette dalla squadra nominata per stabilire le cause del crollo. Scontro Di Maio-Toti. "Autostrade avrà una brutta sorpresa", dice il vicepremier. "Vorrei belle sorprese per Genova", risponde Toti. Toninelli: "Pensi agli sfollati"

Veleni sulla ricostruzione del ponte Morandi, crollato a Genova il 14 agosto provocando la morte di 43 persone. Scontro tra il ministro Di Maio e il commissario Toti."'Autostrade avrà un'altra brutta sorpresa nei prossimi giorni. Io non faccio ricostruire il ponte a chi lo ha fatto crollare", dice il vicepremier da Bari. "Più che brutte sorprese per Autostrade per l’Italia, Di Maio dia buone notizie ai genovesi". replica Toti. Intanto, si dimette dalla commissione nominata dal ministro Toninelli per stabilire le cause del crollo del Ponte Morandi Bruno Santoro, indagato nell'inchiesta di Genova.  

Santoro lascia la commissione

Santoro ha rassegnato "spontaneamente" le proprie dimissioni, si legge in una nota del Mit. "Il Ministero, ringraziandolo per la sensibilità e la professionalità dimostrate, precisa che è solo dal mese di marzo che Santoro è dirigente della Divisione 1 (Vigilanza tecnica e operativa della rete autostradale in concessione) della Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali". Il ministero dei Trasporti aggiunge poi che Santoro presso la Divisione 1 "non ebbe competenza alcuna sul progetto di manutenzione straordinaria presentato da Autostrade per il ponte Morandi".

In relazione, poi, alle consulenze per Autostrade per l’Italia (nelle scorse settimane si è parlato di due consulenze da 70mila euro), si fa notare che i collaudi delle opere in concessione vengono regolarmente effettuati dalle strutture del concedente a spese del concessionario. E si conferma che gli incarichi dell'ingegnere sono stati debitamente autorizzati anni fa dall'amministrazione, all'epoca in cui Santoro era in servizio presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici.  

Scontri sulla ricostruzione

Ma sulla ricostruzione è bagarre. Di Maio dalla Fiera del Levante di Bari annuncia: "Per quanto ci riguarda, il ponte Morandi lo deve ricostruire un'azienda di Stato come Fincantieri, perché - prosegue - dobbiamo monitorare cosa si farà sulla ricostruzione del ponte". Non si fa attendere la replica di Toti: "Se Luigi Di Maio anziché annunciare brutte sorprese per Autostrade per l'Italia annunciasse belle sorprese per Genova e per la Liguria credo farebbe più efficacemente il suo lavoro'". E Toti non risparmia critiche neanche a Toninelli che lo aveva attaccato su Twitter invitandolo a preoccuparsi "di far rientrare in casa gli sfollati per riprendersi gli effetti personali e di dar loro un nuovo alloggio e di non fare politica su Genova". Subito la risposta: "Toninelli dovrebbe preoccuparsi di altro rispetto a quello che fa Toti. Dovrebbe occuparsi del suo ministero, visto che la composizione della commissione da lui nominata ruotano più velocemente che in una partita di calcio".

Autorizzati i sensori per monitorare i monconi

Infine, la procura di Genova ha dato il via libera a partire con le operazioni di installazione dei sensori per il monitoraggio dei due tronconi del ponte rimasti in piedi dopo il collasso della campata centrale. Il nulla osta da parte della Procura, contenuto in un documento inviato alla struttura del Commissario per l'emergenza, era un passaggio indispensabile per far partire i lavori, visto che l'area era posta a sequestro. 

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