Hayden, la famiglia chiede 6 milioni ad automobilista che lo investì

Cronaca
Nicky Hayden (Ansa)
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Il pilota è morto il 22 maggio 2017, dopo un incidente a Misano Adriatico, mentre era in bici. Ora i famigliari, scrive Il Resto del Carlino, chiedono di essere risarciti dal 31enne che guidava l'auto contro la quale si scontrò il campione. Processo al via il 10 ottobre

Sei milioni di euro. È questa la richiesta - secondo quanto scrive Il Resto del Carlino - di risarcimento avanzata dalla famiglia di Nicky Hayden, il pilota statunitense morto nel maggio 2017. Il 35enne si era scontrato con una macchina a Misano Adriatico (Rimini) mentre era in sella alla sua bici. Ricoverato subito in gravi condizioni, era deceduto all’ospedale Bufalini di Cesena il 22 maggio, cinque giorni dopo l'incidente. La richiesta di risarcimento dei famigliari del campione di motociclismo sarebbe arrivata agli avvocati del 31enne di Morciano che guidava l'auto coinvolta nello scontro.

Morte Hayden, processo al via il 10 ottobre

Intanto è stata fissata per il 10 ottobre la data di inizio del processo in tribunale a Rimini. Come scrive Il Resto del Carlino, lo scorso 13 giugno il gip ha deciso di mandare a processo il giovane di Morciano per omicidio stradale. Secondo la Procura ci sarebbe stato un concorso di colpa da parte del giovane al volante che finì per travolgere Hayden. Il pilota, in sella alla sua bici, si sarebbe immesso in via Tavoleto da via Ca’ Raffelli senza rispettare lo stop - come documentano alcuni filmati - ma il ragazzo alla guida della macchina pare andasse oltre il limite di velocità consentito. Il prossimo 9 settembre, intanto, durante la MotoGp di Misano, sarà inaugurata una stele in memoria di Hayden nel luogo dell'impatto.

L'incidente in bici nel Riminese

Hayden - iridato della MotoGP nel 2006 - nel periodo dell'incidente si trovava in Italia dopo aver corso a Imola il 14 maggio, per il Mondiale Superbike. Dopo lo scontro era stato ricoverato in rianimazione, aveva riportato un gravissimo politrauma e una vasta lesione cerebrale. Poi, cinque giorni dopo, il decesso.

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