Nella collisione tra una barca e un motoscafo che viaggiava ad alta velocità, sono morti due pescatori. L'incidente è accaduto nella zona di Sant'Andrea San Nicoletto del Lido. Zaia: "Servono regole più severe". Poche ore dopo una barca si è ribaltata, causando un morto
Due persone sono morte e quattro sono rimaste ferite in uno scontro tra un motoscafo e un barchino di pescatori nella laguna di Venezia, nella zona di Sant'Andrea San Nicoletto del Lido. L'incidente è avvenuto alle 23.50. Le vittime sono i pescatori: uno di essi, subito recuperato dai vigili del fuoco, è stato portato dal personale del Suem in ospedale dove successivamente è morto. Il corpo dell'altro è stato recuperato dai soccorritori dopo circa un'ora. Sul motoscafo viaggiavano invece quattro giovani veneziani, due ragazzi e due ragazze, medicati per lievi escoriazioni e poi dimessi. Sono stati sottoposti anche all'alcol test che è risultato negativo. Poche ore dopo un nuovo incidente: una barca si è ribaltata, forse a causa di un'onda, causando un morto e quattri feriti.
La ricostruzione dell'incidente
Secondo una prima ricostruzione dell'episodio, la barca dei pescatori sarebbe stata ferma nella zona della Bocca di porto del Lido, e sarebbe stata investita dal motoscafo che viaggiava ad alta velocità con le quattro persone a bordo. La prima vittima, un uomo di 69 anni residente a Venezia, è stato subito soccorso dagli operatori sanitari del 118 ed è stato portato in idroambulanza all'ospedale dei Santi Giovanni e Paolo, dove però i medici non hanno potuto fare altro che constatarne la morte. Il corpo del secondo pescatore, anche lui 69enne, è stato rintracciato solo all' 1.25 di notte nei pressi della darsena Marina di Sant'Elena. Sul posto dell'incidente i vigili del fuoco con due imbarcazioni e il Nucleo sommozzatori di Vicenza, la Capitaneria di porto, i carabinieri e la polizia.
Imbarcazioni sequestrate
Gli occupanti del motoscafo invece sono quattro giovani veneziani, due ragazzi e due ragazze. Condotti dalle forze dell'ordine all'ospedale Santi Giovanni e Paolo per accertamenti, sono stati medicati per lievi escoriazioni e poi dimessi, a disposizione degli investigatori. I quattro sono stati anche sottoposti all'alcoltest che è risultato negativo. Le imbarcazioni, sottoposte a sequestro, sono state portate al cantiere della Marina Militare dell'Arsenale. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore di turno, Giovanni Zorzi.
Zaia: regole più severe per evitare altre tragedie
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha commentato l'incidente avvenuto a Venezia: "Servono regole più severe per la navigazione in laguna. Non è la prima volta che accadono tragedie come questa, è evidente che c'è un problema che va risolto"."Non ha senso morire in questo modo", ha aggiunto il governatore veneto esprimendo vicinanza e condoglianza alle famiglie dei due pescatori deceduti.