Ritrovato il sommergibile Guglielmotti, era affondato 101 anni fa

Cronaca
Il sommergibile Gulglielmotti (Foto: Marina Militare)
Sommergibile_Guglielmotti

Il relitto è stato rinvenuto durante un’esercitazione a largo dell’Isola di Capraia, a 400 metri di profondità. Salpato il 10 marzo 1917 da La Spezia per raggiungere Brindisi, il sottomarino venne attaccato per errore dallo 'sloop' inglese Cyclamen

A 101 anni dall’affondamento, la Marina Militare Italiana ha ritrovato il relitto del sommergibile Guglielmotti a largo dell’Isola di Capraia. Il sottomarino, stando alle cronache dell’epoca, si era inabissato alle 21.50 del 10 marzo del 1917 a seguito dell’attacco dello 'sloop' inglese HMS Cyclamen, che lo aveva scambiato per un battello tedesco. L’equipaggio del sommergibile era composto da 14 membri, tutti morti nell’incidente. Il relitto è stato rinvenuto durante un’esercitazione nel Tirreno della nave Gaeta della Marina Militare, che si è imbattuta nel sottomarino in una posizione compatibile con quella nota del suo affondamento.

Affondato a causa di uno speronamento

La scoperta è stata convalidata grazie all’intervento della nave Rimini che, con il veicolo "multipluto", è riuscita a scattare le prime immagini del relitto. Grazie a quest’ultime, gli esperti della Marina hanno potuto constatare la corrispondenza con i dettagli costruttivi del battello, come ad esempio il cannone di prora, ben riconoscibile nelle foto, arrivando alla conclusione che si tratti del Guglielmotti. Stando all’analisi effettuata, il sommergibile, che al momento si trova adagiato sul fianco a 400 metri di profondità, sarebbe affondato a causa di uno speronamento avvenuto da parte dell'unità inglese.

Il viaggio verso Brindisi

Al comando della Guglielmotti c’era il capitano di fregata Guido Castiglioni, che ne aveva curato anche l'allestimento. Il sommergibile, proprio all’inizio del 1917, aveva ricevuto l'ordine di raggiungere la sede di Brindisi, per operare nell'Adriatico meridionale con la Seconda Flottiglia. Per questa ragione, il 10 marzo, dopo essere salpato da La Spezia sotto la scorta dal piroscafo Cirenaica, si trovava a largo dell’isola di Capraia. In quelle acque, però, venne scambiato per unità nemica dal dragamine britannico Cyclamen, che era di scorta al trasporto truppe Arcadia, e attaccato a colpi di cannone, fino all'affondamento a seguito di uno speronamento.

Capacità militari a servizio della ricerca subacquea

"Il ritrovamento del sommergibile Guglielmotti - sottolinea lo Stato maggiore della Marina - conferma l'efficacia operativa dei nuovi veicoli subacquei in dotazione alla Marina Militare, capaci di operare a quote profonde". In precedenza, il cacciamine Gaeta aveva localizzato anche il relitto del HMS Saracen, un sommergibile inglese affondato da due corvette italiane durante la seconda Guerra Mondiale. Infine, le attività di ritrovamento, ha concluso lo Stato Maggiore, "dimostrano come le capacità militari possano essere messe a disposizione della ricerca subacquea, anche per fini di ricostruzione storica, nell'ambito delle funzioni duali e complementari della Forza armata".

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