Compie rapina per finire in cella: "Vivo in condizioni disperate"

Cronaca
L'unico obiettivo della rapina, per la donna, era quello di finire a San Vittore (LaPresse)

Una donna di 46 anni ha rubato il portafoglio a un'anziana con il solo scopo di andare in carcere. L'episodio è accaduto a Milano. Il motivo? Le sue condizioni "sia economiche sia emotive" dovute soprattutto alla tossicodipendenza

Una rapina con l'unico scopo di finire dietro le sbarre. È quanto ha pianificato una donna di 46 anni che oggi, a Milano, ha patteggiato tre anni e quattro mesi di reclusione.

La tossicodipendenza

La condanna è arrivata per avere rubato, il 28 giugno scorso, il portafoglio di un'anziana minacciandola di colpirla con un pugno e di buttarla per terra. Rapina architettata proprio per finire in cella, dato che era questo, per lei, il solo modo di tentare di migliorare le condizioni disperate in cui si trovava, dovute soprattutto alla sua tossicodipendenza.

"Condizioni disperate"

A raccontarlo al giudice durante l'interrogatorio di convalida del suo arresto, è stata la stessa donna, che ha spiegato che l'unico obiettivo del suo gesto era quello di finire a San Vittore "viste le condizioni disperate in cui mi trovo”, ha raccontato, “sia economiche che emotive". La 46enne ha precedenti penali molto lontani nel tempo ma non era mai stata detenuta in carcere.

Il patteggiamento

Dopo essere finita in cella però la donna, ora presa in carico dal Sert (il servizio per le tossicodipendenze) ha spiegato al suo legale, l'avvocato Antonio Nebuloni, di essersi resa conto di quanto sia "dura" la vita dietro le sbarre e di volere uscire al più presto per andare in una comunità a disintossicarsi. L'entità della pena patteggiata consentirà alla donna di chiedere, tramite il suo difensore, un affidamento a una struttura terapeutica per disintossicarsi.

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