Spiavano politici e istituzioni: condannati fratelli Occhionero
CronacaGiulio deve scontare 5 anni di carcere, Maria Francesca 4. Per loro, arrestati a gennaio 2017, l’accusa è di cyberspionaggio su vasta scala. Per i giudici criptate oltre tre milioni e mezzo di mail. Tra i pc presi di mira, anche quelli della Camera e del Senato
Sono stati condannati rispettivamente a 5 e 4 anni di carcere l’ingegnere Giulio Occhionero e la sorella Maria Francesca, entrambi accusati dalla procura di Roma di cyberspionaggio su vasta scala ai danni di siti istituzionali e partiti politici. Il giudice Antonella Bencivinni ha disposto come pene accessorie l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per l'ingegnere nucleare e una interdizione di 5 anni per la sorella. Decisa anche una provvisionale immediatamente esecutiva in favore di Enav (5 mila euro), Regione Lazio (500 euro), Viminale (2 mila euro), ministero degli Esteri (8 mila) e ministero Economia e Finanza (25 mila euro). I fratelli Occhionero erano stati arrestati a gennaio del 2017.
Il Pm aveva chiesto pene più severe
La sentenza di condanna per i due fratelli è arrivata dopo un’ora scarsa di camera di consiglio. Quando il giudice si è pronunciato, la loro madre ha gridato: “Non è giusto”. Per Giulio e Maria Francesca Occhionero, il pm Eugenio Albamonte aveva chiesto una condanna a 9 anni per il primo e 7 per la seconda.
Criptate oltre tre milioni e mezzo di email
Per gli inquirenti, i fratelli Occhionero hanno criptato oltre tre milioni e mezzo di email carpite e spiato seimila persone. Tra i pc presi di mira, anche quelli della Camera e del Senato, del ministero degli Esteri e della Giustizia, del Partito Democratico oltre che di Finmeccanica e Bankitalia.
Chi sono i fratelli Occhionero
Giulio Occhionero, di professione ingegnere nucleare, era legato alla massoneria ed era "membro della loggia 'Paolo Ungari - Nicola Ricciotti Pensiero e Azione' di Roma, della quale in passato ha ricoperto il ruolo di maestro venerabile, parte delle logge (la n. 773) del Grande Oriente d'Italia", si leggeva nelle carte dei giudici al momento dell’arresto. Maria Francesca, invece, è nata negli Stati Uniti. Dopo una laurea e un dottorato in chimica, è diventata una manager. Tra le altre cose, ha avviato anche una start up per una casa vacanze a Roma ed è un’appassionata di corsa.