Compravendita senatori, Cassazione conferma prescrizione di Berlusconi
CronacaSi tratta del procedimento in cui l’ex premier era stato condannato a 3 anni per corruzione, reato prescritto in appello nel 2017. Il reato è stato riqualificato in corruzione impropria.
E' stata confermata dalla Cassazione la prescrizione del processo per la compravendita di senatori nei confronti di Silvio Berlusconi che chiedeva l'assoluzione dall'accusa di corruzione. Il reato e' stato riqualificato in corruzione impropria, come chiesto dal Pg, ma l'esito della prescrizione e' rimasto inalterato. Berlusconi era stato condannato in primo grado a tre anni per corruzione, reato poi prescritto in appello il 20 aprile 2017.
Le accuse a Berlusconi e Lavitola
L'ex premier era accusato di aver pagato, tra il 2006 e il 2008, attraverso Valter Lavitola, l'ex senatore Sergio De Gregorio, eletto con l’Italia dei Valori e poi passato nel centrodestra. Questo cambio di schieramento aveva indebolito il governo Prodi a Palazzo Madama, di fatto facendolo cadere. In primo grado Berlusconi e Lavitola erano stati condannati a tre anni. In appello nel 2017, i giudici di Napoli hanno ritenuto sussistente l'ipotesi di corruzione che aveva portato alla condanna in primo grado ma hanno prescritto il reato. De Gregorio aveva invece confessato di aver ricevuto tre milioni di euro tramite Lavitola e ha patteggiato una pena di 1 anno e 8 mesi.
La Corte dei Conti ha aperto un fascicolo
Lo scorso marzo la Procura della Corte dei Conti del Lazio ha aperto un fascicolo sul caso. I magistrati contabili hanno avviato un'istruttoria sui soldi finiti sul conto del Movimento dell’ex senatore De Gregorio. Si indaga sul possibile danno d’immagine subito dallo Stato. L'ex premier e lo stesso De Gregorio potrebbero essere chiamati a pagare un maxi risarcimento per le conseguenze che quella manovra politica ebbe sull’aumento dello spread.