Documento unico di circolazione per auto e moto: come funziona

Cronaca
Il documento unico di circolazione entra in vigore dal 1° luglio (Getty Images)

Dal 1° gennaio 2019 entrerà in vigore il nuovo foglio che contiene insieme libretto e certificato di proprietà. L'unificazione consentirà una ottimizzazione delle procedure e una riduzione dei costi amministrativi

Dal 1° gennaio 2019 entrerà in vigore il documento unico di circolazione di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi. Riunirà in un unico documento il libretto di circolazione e il certificato di proprietà, garantendo anche un risparmio per gli utenti.

Il decreto legislativo

L'introduzione del documento unico di circolazione è stata stabilita dal decreto legislativo numero 98 del 29 maggio 2017, proposto dall'ex ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia. Il decreto inizialmente ne stabiliva l'entrata in vigore per il 1° luglio 2018, poi prorogata all'inizio del 2019 dalla legge 205/2017. La nuova carta, sintesi del vecchio libretto e del certificato di proprietà, è redatta secondo il modello europeo e sulla base di quanto sancito dalla direttiva 1999/37/CE. Il provvedimento porta l'Italia in linea con altri paesi del Vecchio Continente che già hanno adottato da tempo il foglio unico di circolazione.

Accorpamento dei dati

Il nuovo documento conterrà sia i dati che riguardano la proprietà sia quelli che riportano le caratteristiche del mezzo: saranno infatti riportati i dati tecnici e la situazione giuridica del veicolo oltre agli estremi relativi alla cessazione della circolazione per demolizione o per esportazione. Sul certificato troveranno posto anche le indicazioni degli eventuali fermi giudiziari o amministrativi e le ipoteche.

Procedure e costi

L'adozione del documento unico di circolazione promette di ottimizzare la macchina burocratica, snellendo le procedure e limando i costi legati alla produzione, l'archiviazione e il controllo da parte della pubblica amministrazione. Per quanto riguarda i proprietari di auto e moto, la nuova tariffa non potrà essere maggiore della somma che si paga attualmente. Si tratterà di una tariffa unica, accorpando l'imposta di bollo e i compensi del Pra (Pubblico Registro Automobilistico) e della Motorizzazione. Nessun risparmio sulle marche da bollo, che resteranno da pagare. Per avere il Documento unico l’automobilista dovrà presentare la domanda alla Motorizzazione o, in alternativa, allo Sportello Telematico dell’Automobilista (Sta).

I vecchi libretti

Ma che cosa succede ai vecchi libretti di circolazione e certificati di proprietà? I documenti rilasciati prima dell'entrata in vigore del documento unico continueranno a mantenere la propria validità. Saranno sostituiti e accorpati nel nuovo foglio quando ci sarà un cambio di proprietario oppure quando avverranno modifiche tecniche o giuridiche per le quali sia necessario l'aggiornamento dei documenti di circolazione. Non cambia nulla invece per microcar e ciclomotori, mezzi non coinvolti nell'innovazione del documento unico.

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