Detenuti sequestrano due agenti ad Ariano Irpino: liberati

Cronaca
Foto d'archivio (ansa)

I reclusi protestavano per presunte violenze contro uno di loro. La trattativa si è sbloccata dopo l’intervento del direttore del carcere. Nel penitenziario erano pronte ad intervenire le forze dell’ordine

Sequestrati e poi liberati. Due agenti di polizia penitenziaria sono stati presi in ostaggio oggi, 13 giugno, da un gruppo di detenuti nel carcere di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. La loro liberazione è avvenuta dopo una trattativa che è stata condotta dal direttore del penitenziario, Gianfranco Marcello.  Sull'accaduto è stata aperta un'inchiesta da parte della procura della Repubblica di Benevento. I due, dopo la liberazione, sono stati portati in ospedale per controlli, spiegano dal sindacato Sappe Campania. I detenuti si erano asserragliati all'interno dell'infermeria per protestare contro le presunte violenze subite da un altro recluso.

I motivi della protesta

Secondo quanto si apprende, i detenuti, tutti di origine napoletana, hanno compiuto questo gesto come forma di protesta per presunte violenze subite da un recluso. “Gli agenti sono stati sequestrati per circa tre ore”, spiega a SkyTG24.it Emilio Fattorello del Sappe Campania. La trattativa, e la conseguente liberazione, si è sbloccata solo quando il direttore ha fatto intervenire proprio il detenuto che ha smentito di aver subito violenze da parte degli agenti. Fonti della casa circondariale smentiscono la circostanza che gli ostaggi siano stati aggrediti e picchiati: "Non è stato torto loro un capello".

Forze dell’ordine pronte ad intervenire

La rivolta nel carcere campano è scoppiata nel primo pomeriggio all'interno del nuovo padiglione, quando i detenuti sono riusciti a isolare e prendere in ostaggio i due agenti. Subito dopo il direttore del penitenziario ha avviato un dialogo con i capi della protesta. Nel frattempo la struttura è stata raggiunta da un centinaio di uomini di polizia e carabinieri in tenuta antisommossa, pronti a intervenire per liberare gli ostaggi. Irruzione delle forze dell'ordine che non è stata però necessaria, visto che la trattativa condotta dal direttore del carcere ha riportato la calma. 

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