L'operazione ha permesso di bloccare 13 esemplari pescati in modo fraudolento e destinati al mercato ittico. Il pesce confiscato sarà destinato a enti caritatevoli del territorio palermitano
Maxisequestro della Guardia di Finanza in provincia di Palermo, dove sono stati confiscati 2.600 chili di tonno rosso. Il blitz contro la pesca di frodo è stato eseguito dai militari della Compagnia di Bagheria e della Stazione Navale di Palermo, nelle vicinanze del mercato ittico di Porticello. Secondo quanto reso noto, i finanzieri avevano notato alcune imbarcazioni intente a scaricare in mare i tonni, legati a dei galleggianti. Alla vista delle fiamme gialle, i natanti si sono allontanati repentinamente, mentre i tonni sono stati recuperati, poco tempo dopo, da un'altra barca, dalla quale è iniziato il trasbordo degli esemplari verso un furgone isotermico, pronto a partire per rifornire altri mercati siciliani.
Il pesce agli enti di carità
L'intervento dei militari ha permesso di bloccare il furgone sospetto e recuperare cinque esemplari di tonno rosso del peso complessivo di circa mille chili. I pescatori di frodo sono stati colpiti una seconda volta quando, sul luogo degli scambi sono giunte le vedette della Stazione Navale di Palermo, attivate dai colleghi di Bagheria, e i militari del Servizio aeronavale della Guardia di finanza. Le forze dell'ordine hanno sottratto ai pescatori altri 8 tonni, del peso totale di 1.600 chili. Le violazioni riscontrate sono state segnalate all'Ufficio Circondariale Marittimo, competente a comminare le sanzioni previste. Il tonno sequestrato, dopo l'accertamento del personale sanitario dell'Aso, è stato destinato a enti caritatevoli del territorio palermitano, per il consumo da parte di persone bisognose.