Napoli, "sequestrano" ambulanza per soccorrere un centauro morto

Cronaca

L'episodio è stato denunciato dall'associazione "Nessuno tocchi Ippocrate": nella notte i parenti della vittima di un incidente in scooter si sarebbero impossessati di un veicolo dell'ospedale Vecchio Pellegrini. Sul luogo, però, erano già sopraggiunte due unità del 118

"Sequestrano" un'ambulanza del 118 per soccorrere un ragazzo coinvolto in un incidente mortale ai Quartieri Spagnoli, a Napoli. A denunciare l'episodio, accaduto la notte scorsa nel parcheggio dell'ospedale Vecchio Pellegrini, è "Nessuno tocchi Ippocrate" su Facebook. L'associazione ha raccolto le testimonianze degli operatori sanitari vittime del "sequestro". Al momento, secondo l'agenzia Agi, non è ancora stata presentata una denuncia formale dell'accaduto.

La ricostruzione

L'ambulanza, secondo la ricostruzione degli operatori, sarebbe stata "sequestrata" con l'equipaggio da alcuni familiari della vittima e portata sul luogo dell'incidente, dove però erano già sopraggiunte altre due unità del 118. Il fatto è accaduto tra il 27 e il 28 maggio, intorno alla mezzanotte, in vico 1 Portapiccola a Montecalvario, dove due scooter si erano scontrati frontalmente. Nell'impatto è morto un ragazzo di 17 anni  ed è rimasto gravemente ferito un uomo di 45 anni.

Danneggiata l'ambulanza e ospedale "preso d'assalto"

Dopo l’incidente, scrive su Facebook l'associazione, una "folla inferocita giunge, con una flotta di scooter, all'interno del parcheggio del pronto soccorso del Vecchio Pellegrini e sequestra letteralmente la prima ambulanza che capita a tiro". L'ambulanza in quel momento, però, era sprovvista di barella, perché occupata dal paziente precedente, ed era in sosta in attesa di recuperarla. Così, secondo l’associazione i "facinorosi decidono di prendere una barella qualsiasi (tra l'altro non compatibile con quella dell'ambulanza), e la incastrano (danneggiando il mezzo) all'interno del vano sanitario della ambulanza". Dopo che il corpo del ragazzo è stato portato al Pellegrini, diversi parenti della vittima avrebbero poi invaso i locali del pronto soccorso causando momenti di tensione, per placare i quali è stato necessario l’intervento della polizia. L'associazione considera l'accaduto "l'aggressione più grave e violenta registrata nel 2018".

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