Un 49enne ieri si tolto la vita lanciandosi da un viadotto sulla A14 dopo aver buttato giù anche la piccola di 10 anni. La moglie era deceduta nella mattinata dopo esser precipitata dal balcone di casa. Gli inquirenti ipotizzano un femminicidio
La morte della moglie: si ipotizza femminicidio
La tragedia familiare era iniziata in mattinata a Chieti Scalo dove, da un balcone del terzo piano è precipitata la moglie del 49enne, classe '67, insegnante in un liceo di Pescara. La donna è morta dopo la corsa in ospedale per le gravi lesioni riportate. È ancora in corso la ricostruzione della dinamica. Tra le ipotesi valutate, quella di un femminicidio. Gli inquirenti stanno cercando di appurare se la morte della donna sia da attribuire ad un gesto compiuto dal marito poche ore prima di gettare la figlia dal viadotto per poi suicidarsi. La 51enne era andata nell'appartamento con il marito per un soprallougo con l'intenzione di affittarlo ad alcuni studenti. Nessuno dei condomini, a quanto pare dalle testimonianze raccolte finora, avrebbe visto il corpo cadere nel cortile da un'altezza di circa 10 metri, ma alcuni hanno sentito un urlo. I due erano sposati dal 2006. Due anni dopo era nata la loro unica figlia.
La trattativa lungo la A14
Alcune ore dopo, l'uomo ha scavalcato il parapetto del viadotto sull'autostrada e ha lanciato la figlia, che secondo i medici legali è morta sul colpo per la caduta di oltre 30 metri. L'uomo è quindi rimasto aggrappato a una rete per 7 ore. La polizia, un mediatore e i familiari hanno provato a farlo desistere dal tentativo di lanciarsi. Ma la trattativa non è andata a buon fine. Il 49enne, dopo aver urlato "scusa, scusa", intorno alle ore 20 si è lanciato nel vuoto mentre le forze dell'ordine stavano allestendo un telone gonfiabile. L'uomo è morto sul colpo.